Lui, un sorvegliante senegalese, aveva fatto il suo dovere: smascherare un furto. Loro, tre balordi italiani, hanno aspettato che uscisse dal supermercato e l’hanno riempito di botte. Un pestaggio violento. Occhi gonfi, denti rotti. Venti giorni di prognosi. E una minaccia: “Noi torneremo a rubare. Tu dovrai stare zitto”.
In quel supermercato, a Cantù, sono tornati. Ma grazie alla collaborazione – e al coraggio – del sorvegliante, nelle scorse ore sono stati arrestati dai carabinieri.
L’indagine dei militari inizia il 14 ottobre dell’anno scorso, quando una pattuglia arriva in via Daverio per un’aggressione. Vittima della spedizione punitiva è un 39enne senegalese, vigilante al supermercato Lidl di Cantù (nella foto, in alto, da Google). In due l’hanno tenuto fermo, il terzo l’ha pestato a sangue. L’uomo non conosce i due scagnozzi, ma riconosce il picchiatore: è un ladro che aveva sorpreso a rubare il pomeriggio stesso nel supermercato.
La banda di tre balordi – tutti italiani, della zona del Canturino, di 38, 40 e 48 anni – minaccia il senegalese: loro torneranno a rubare al supermercato, lui dovrà stare zitto e aiutarli.
Il senegalese invece trova la forza e il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri: li aiuta nelle indagini e i militari riescono a risalire ai tre aggressori, peraltro elementi già ben noti alle forze dell’ordine, e li arrestano per lesioni, furto e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. Ora stanno indagando per capire se ai tre siano riconducibili altri episodi simili.