Reclutavano “clienti” a Como, anche vicino al centro migranti di via Regina, e li facevano passare in Svizzera, sfruttando la situazione di emergenza al confine. Chiedevano da 90 a 150 euro a passaggio.
Quattro passatori sono stati arrestati: facevano parte di una banda organizzata, sgominata nelle scorse ore dalla polizia italiana e svizzera e dalle procure di Como e Lugano.
Il gruppo di criminali era composto da cittadini ghanesi regolarmente residenti in Italia. I quattro avvicinavano i migranti a Como, in particolare nelle stazioni ferroviarie di Como Borghi e Camerlata, nelle mense pubbliche e nelle vicinanze del centro della Croce Rossa di via Teodolinda. Per il trasporto in Svizzera chiedevano tra i 90 e i 150 euro a testa: portavano i migranti alla stazione di Lugano e a Zurigo tramite il valico di Ronago-Ponte Faloppia, nel tardo pomeriggio e in prima serata; nel solo mese di ottobre 2016 gli inquirenti hanno documentato almeno 45 passaggi di una macchina controllata dal valico di Crociale Mulini.
La prima fase dell’inchiesta si era chiusa lo scorso 13 dicembre: in un blitz condiviso le autorità elvetiche avevano arrestato in flagranza la 23enne ghanese Joyce Boateng mentre trasportava tre migranti irregolari in Svizzera dal valico di Ronago. Poche ore dopo la polizia di frontiera di Ponte Chiasso arrestava, su mandato internazionale emesso dalla procura di Lugano, Ebenezer Nii Tetteh, 24 anni, rintracciato nella sua casa di Rebbio (Como). L’indagine italo-svizzera è poi proseguita con l’individuazione di altri due cittadini ghanesi, B.T., 39 anni, e K.M., 21 anni, nei confronti dei quali ieri 17 febbraio la Svizzera ha spiccato due mandati di arresto ai fini dell’estradizione. Questa mattina, all’alba, la polizia di frontiera ha arrestato gli ultimi due ghanesi a Como. Nel corso dell’indagine è stato documentato il trasporto di oltre 200 migranti irregolari da Como al Canton Ticino.