Sono 2.500 i permessi per disabili residenti a Como rilasciati dalla polizia locale. Ed è anche sulla base di questo numero decisamente imponente che il Comune di Como ha deciso che nemmeno i mezzi con il contrassegno azzurro potranno entrare nelle nuove aree pedonali del centro storico. E non saranno soltanto i portatori di handicap a non poter più circolare né sostare in ampie fette della città murata. Stesso destino, inflessibile, per tutt’altra categoria: anche i taxi, infatti, non potranno più accogliere o lasciare i clienti direttamente sull’uscio ma soltanto entro i confini delle nuove aree pedonalizzate.
“E’ vero, la nuova ordinanza è fortemente restrittiva – dice Ghezzo – E anche le vetture con il tagliando per i disabili, così come i taxi, sono escluse dalle deroghe. E’ stata una scelta precisa per due motivi – prosegue il comandante – Da un lato, perché i permessi azzurri in città sono 2.500 e dunque la sosta e l’accesso al centro diventavano problematiche. Comunque vaglieremo la singola richiesta motivata, ovviamente. Dall’altro, i percorsi pedonalizzati sono abbastanza brevi e anche per i clienti dei taxi non ci saranno problemi a percorrere 100-150 metri”, chiude Ghezzo.
In realtà, la scelta così radicale ha suscitato qualche malumore anche perché scorrendo l’ordinanza le eccezioni anche per le nuove zone pedonalizzate non mancano tra mezzi di soccorso ed emergenza, manutentori, titolari di posti auto privati.
Tornando alle pedonalizzazioni, le novità scatteranno il 18 febbario per iazza Volta (tranne l’area Jasca), piazza Cavour, piazza Duomo, via Caio Plinio, piazza Grimoldi (accesso consentito solo in via Grimoldi e in via Macchi), via Pretorio, piazza Verdi, via Maestri Comacini, via Vittorio Emanuele II (tra via Perti e via Indipendenza), via Vittorio Emanuele (tra piazza Duomo e via Rusconi) e via Cinque Giornate (tra via Boldoni e piazza Duomo).
In ultimo, le telecamere di sorveglianza sui varchi per la nuova Ztl: non si accenderanno nemmeno il 18 febbraio. Manca ancora l’okay del Ministero per il sistema di rilevazione targhe dei veicoli in uscita dal centro.
Mah, mi sembra un provvedimento vagamente surreale, almeno per quanto riguarda i disabili.
Secondo me, occorrerebbe invece tenere conto di diversi fattori:
il grado di disabilità;
il tipo di disabilità: un disabile “solo” sensoriale certamente potrà fare qualche decina di metri a piedi, ciò che è invece precluso a un grave disabile motorio;
un altro fattore da considerare è se il disabile si sposta da solo o è accompagnato, per esempio.
Il traffico va certamente disciplinato, regolamentato, ma si prega vivamente di non adottare provvedimenti vagamente talebani.
SilvanodeLazzari devi candidarti nella lista “Traglio Sindaco Subito”.
No, non lo conosco.
Mi hai ricordato lo slogan: “Santo subito”, di cui però non ricordo l’autore.
E poi io sono un tipo un po’ strano: non sopporto briglie di alcun tipo.
Mentre in politica, ma non solo…
Vivo in centro storico da quasi 20 anni e devo dire che di disabili con problemi motori scendere e salire dalle molte vetture perennemente posteggiate vetture con apposito contrassegno ne vedo pochi,anche a Como come nel resto del paese i furbetti che ne approfittano magari grazie a qualche medico compiacente sono molti.Complimenti!