Aspettando la decisione dell’assemblea cittadina del Pd sulla data delle primarie, qualcosa si muove anche nel centrodestra. Il fronte, d’altra parte, è quasi più frastagliato che la parte opposta.
Se è vero che Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno trovato una sintesi politica nel nome di Mario Landriscina come candidato sindaco, altri rivoli di matrice liberal-berlusconiana sono in libera uscita. Il caso del circolo Fucina Liberale guidato dal giornalista Giovanni Sallusti è lampante, ma non è il solo. Negli ultimi giorni, infatti, anche un altro pezzetto storico di Forza Italia si è messo in moto per tentare di formare una lista per le comunali. Al centro della manovra, gli ex consiglieri comunali forzisti Arturo Arcellaschi e Pasquale Buono, oltre ad altri nomi per ora non noti.
Il tentativo è solo agli inizi ma il timore di questa serie di smottamenti più o meno piccoli a destra ha portato oggi a un incontro tra il segretario provinciale di Forza Italia, Alessandro Fermi, e lo stesso Arcellaschi. Il tentativo è di evitare la nascita di un’altra lista, possibilmente confluendo in un unico soggetto a sostegno di Landriscina.
La risposta, però, non è ancora arrivata. “Entro lunedì attendo risposte importanti da possibili partecipanti alla lista – conferma Arcellaschi – Se saranno positive, andremo avanti e potrei candidarmi sindaco. In caso contrario valuterò cosa fare, ora è prematuro”.
Per quanto riguarda il centrosinistra, l’attesa è tutta per l’assemblea cittadina del Pd che – salvo colpi di scena – dovrebbe fissare la data per le primarie. Ufficiosamente, nel calendario democratico i giorni ritenuti più probabili sono il 12 o il 19 marzo. Con un’ultima novità: è possibile che sia ancora il Comitato dei saggi a vagliare le candidature. E chi rischia una possibile esclusione è Gioacchino Favara, a cui qualcuno rimprovera di aver firmato la mozione di sfiducia contro il sindaco Mario Lucini nel giugno scorso.