Assieme ad altri due connazionali era riuscito a evadere (lo scorso 27 ottobre) dal carcere romano di Rebibbia, dopo alcuni mesi di indagini è stato rintracciato in una villetta di Luisago.
Hasanbelli Mikel, più noto come Erion, 38 anni, era in carcere per sfruttamento della prostituzione, associazione per delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. Considerato uno esponente di spicco della criminalità albanese in Lombardia era latitante. Nella tarda serata di ieri – in seguito a un intenso lavoro coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma – gli agenti della Polizia di Stato della squadra mobile di Milano e Roma, nonché del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Milano e Roma, hanno fatto irruzione all’interno di una villetta di tre piani in via Matteotti nel comune comasco. Anche ieri ha tentato di fuggire, ed è stato trovato in possesso di carta d’identità e una patente entrambe romene, contraffatte.
Erion dovrà rispondere anche di omicidio e di tentato omicidio per un agguato compiuto ad Anversa in Belgio nel 2002 come vendetta per il delitto del padre avvenuto qualche anno prima a Tirana in Albania.
Dopo essere stato condannato nel suo paese. l’uomo nell’agosto del 2015 era stato estradato e trasferito nel carcere a Rebibbia da dove è evaso lo scorso 27 ottobre assieme ad altri due connazionali. La fuga da film risale alle 3.15 del mattino; i tre hanno prima segato le sbarre della finestra della loro cella, hanno raggiunto il muro di cinta e poi si sono calati utilizzando delle lenzuola arrotolate e legate a delle scope. Per creare un diversivo avevano nascosto dei fantocci nel letto.
Da quanto accertato i detenuti non si conoscevano prima, motivo per cui le loro strade si sarebbero divise dopo l’evasione. Hasambelli si sarebbe diretto subito in Lombardia dove poteva contare su alcuni parenti e amici. Le intercettazioni della Squadra Mobile hanno permesso di individuarlo e di rintracciarlo nella villetta di Luisago. Nell’abitazione non era solo, con lui anche un cugino il quale nella sua casa di Concagno nascondeva oltre un chilo di cocaina e 950 euro in contanti considerati di provenienza illecita oltre a documenti falsi.
Gli altri due evasi Ilir Pere, 40 anni, condannato per traffico di droga e armi e per tentato omicidio con fine pena nel 2041, e Basho Tesi, 35enne, condannato all’ergastolo per omicidio, armi e sfruttamento della prostituzione sono ancora ricercati.