Ha risposto alle domande degli inquirenti. Crollando nel momento in cui finiva a parlare dei figli.
Interrogatorio fiume, al carcere del Bassone di Como, per Laura Taroni, l’infermiera di Lomazzo arrestata il 29 novembre scorso con l’accusa di aver ucciso il marito e la madre, in concorso con l’amante, il medico di Rovellasca Leonardo Cazzaniga, già dipendente dell’ospedale di Saronno, accusato di aver ucciso quattro pazienti con un mix letale di farmaci.
Due giorni di domande. Il faccia a faccia tra l’infermiera e gli inquirenti è iniziato ieri mattina. “L’interrogatorio ha riguardato tutta la vicenda, anche le accuse oggetto di riesame, ed è stato richiesto dai magistrati – ha dichiarato all’Ansa Monica Alberti, avvocato dell’infermiera – è provata, stanca, ma sta rispondendo a tutte le domande, vuole fare chiarezza quanto possibile sulla vicenda, in ogni minimo aspetto. Chiede continuamente dei figli, quando una domanda la riporta a loro, crolla”.
Taroni si era avvalsa della facoltà di non rispondere in occasione dell’interrogatorio di garanzia, quindi nelle scorse ore ha parlato per la prima volta con gli inquirenti.
Per le morti in corsia all’ospedale di Saronno in totale gli indagati sono quindici. “Saranno indagini lunghe – ha detto il procuratore della repubblica di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana – ci vorranno mesi per arrivare alla chiusura, il lavoro dei consulenti sulle cartelle cliniche del 2011 e del 2012 è ancora in corso”.