“Compleanno importante a Chiasso: venti edizioni che hanno attraversato il jazz in lungo e in largo. E anche quest’anno il verbo jazzistico viene declinato in tutti i suoi idiomi. To Jazz or not to Jazz: Una domanda che, fin troppo spesso, accompagna le discussioni, i pre e post concerti per tenere all’erta. C’è di vero che tutto si evolve, che la storia contamina, che le tecnologie cambiano le esigenze e che i linguaggi, anche musicali, ne risentono. La continua querelle tra jazz europeo e jazz statunitense poi, ha spesso dato fuoco alle polveri di forum anodini; scialbi tanto quanto
l’inutilità di approdare a una conclusione. Al Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso tutte queste diatribe non interessano, ciò che ha a cuore è la buona Musica, il buon jazz intenso come spirito d’improvvisazione. Ed è questa la via intrapresa anche per questa XX edizione che vede in campo alcune leggende della musica afroamericana, progetti d’ampio respiro, melting pot tra diverse tradizioni.
Quindi, mai titolo fu più azzeccato nell’inquadrare una rassegna dai ritmi intensi che racconta l’attualità del jazz dall’Europa agli Stati Uniti. Otto concerti in tre giorni: a partire dall’inossidabile sassofono di un gigante contemporaneo: David Murray, per convogliare nell’Europa più creativa con il gruppo svizzero-sudafricano Bänz Oester & The Rainmakers, che ci ricorda quanto il jazz parli una sola lingua, fino all’incontro tra due leggende quali sono Richard Galliano e Ron Carter. Dalle pungenti sonorità dell’Hammond di Frank Salis al nuovo progetto del chitarrista Roberto Pianca. E, in chiusura, altre due perle: il pianista armeno Tigran Hamasyan, che tiene nello stesso crogiolo le sonorità natali con la migliore improvvisazione, e il sempre brillante combo di Mauro Ottolini con il trombettista Roy Paci nel personalissimo tributo a W.C. Handy“.
Alceste Ayroldi Musicologo e critico musicale delle riviste Musica Jazz, Jazzitalia Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso
Programma Cinema Teatro di Chiasso
Giovedì 16 marzo
ore 20.45
John Abercrombie Quartet (USA)
John Abercrombie chitarra
Marc Copland piano
Drew Gress contrabbasso
Joey Baron batteria
Da oltre 40 anni John Abercrombie viene definito come uno dei chitarristi più interessanti e versatili
della seconda metà del ‘900. Formatosi alla prestigiosa Berklee School of Music di Boston, ha
maturato collaborazioni al fianco di straordinari musicisti quali :Gil Evans, Gato Barbieri. Dave
Holland Jack DeJohnette, Charles Lloyd, Enrico Rava. Al Festival Jazz di Chiasso, condividerà il
palco con Marc Copland al pianoforte, Drew Gress al basso, e lo strepitoso Joey Baron alla batteria.
Stilisticamente ancorato alla tradizione, Abercrombie ha però nel corso degli anni esteso i suoi
orizzonti seguendo il suo istinto di fine improvvisatore. Creatore di ampie ed emozionanti melodie,
ma anche di malinconiche, spigolose e argute composizioni, ha saputo costruirsi un percorso
artistico singolare che lo ha portato ad esplorare senza soluzione di continuità, nuovi ed
espressivi territori dentro i quali si muove con agio grazie alle sue inarrivabili doti tecniche ed
interpretative.
johnabercrombie.com
Giovedì 16 marzo
ore 22.15
David Murray Quartet (USA)
Come Murray ce ne sono pochi in circolazione: una creatività incontenibile che fa da contraltare alla
sua capacità di essere dentro alle più importanti rivoluzioni del mondo jazzistico: dalla Loft Era
consacratasi nello studio Rivbea di Sam Rivers – dove incide il suo primo album da leader -, alla
felice avventura con il World Saxophone Quartet, dal Music Revelation Ensemble al Special Edition
di Jack DeJohnette. Il fiatista californiano incarna il ritorno agli elementi africani, con l’orecchio ben
aperto a quanto di fresco e nuovo c’è in circolazione.
davidmurraymusic.com
Venerdì 17 marzo
ore 20.45
Bänz Oester & The Rainmakers (CH-USA)
Nicolas Masson sax tenore
Afrika Mkhize piano
Bänz Oester basso
Ayanda Sikade batteria
Sulle orme di John Coltrane. E da questa certezza che parte il sodalizio svizzero-sudafricano che
ruota intorno alla figura dell’esperto bassista di Berna Bänz Oester, che imprime il suo esclusivo
marchio con un’intensa pulsazione ritmica. Un repertorio personale e personalizzato che contempla
brani d’ampio respiro, in alcuni casi mutuati dal pop, e frizzanti composizioni originali, sottolineate
anche dal sassofono tenore di Nicolas Masson.
rainmakers.info
Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso Conferenza stampa 31.01.2017
Venerdì 17 marzo
ore 22.15
Richard Galliano & Ron Carter (Francia-USA)
Richard Galliano fisarmonica, bandoneon
Ron Carter contrabbasso
Dire di Galliano, significa parlare del più grande fisarmonicista vivente. E dire di Ron Carter equivale
a menzionare buona parte della storia del jazz. Le argentee armonie del musicista nizzardo hanno
dato lustro a Michel Petrucciani, Toots Thielemans, Chet Baker, Juliette Greco. Le sonorità superbe
di Carter hanno implementato la musica di Miles Davis, Wayne Shorter, Freddie Hubbard, Bill
Evans, Cannonball Adderley. Due titani che si incontrano, che intrecciano il loro vissuto sotto il cielo
fatto di brani evergreen e di composizioni originali che introiettano un’arguta improvvisazione.
richardgalliano.com
roncarter.net/JazzMaster/
Venerdì 17 marzo
ore 24.00
Frank Salis (CH)
Frank Salis organo Hammond
Marco Nevano sax tenore
Marc-Olivier Savoy batteria
Acclamato in tutto il mondo Frank Salis è un vero e proprio “maestro” dell’organo Hammond,
strumento magnifico con il quale continua a ricercare nuove sonorità.
La sua musica è un miscuglio tra Jazz, Blues e Gospel, musica di grande impatto che trova nei
concerti il miglior momento di esprimersi.
Attivo sulla scena dalla tenera età di 10 anni, Salis si è fatto le ossa in Ticino suonando nelle band
nostrane di Blues. A 20 anni si iscrive all’ EJMA (Scuola di Jazz di Losanna) dove si diploma in
composizione e arrangiamento. Forma poi gruppo Frank Salis H3O con cui suonerà poi nel mondo
intero. Negli anni ha avuto la fortuna e l’onore di suonare con tanti artisti rinomati quali: Bobby
Watson, Erik Truffaz, Lavelle Dugan, Fred Wesley,…
franksalis.com