Un clamoroso caso scuote il centro migranti di via Regina a Como. E questa volta esiste la concreta possibilità che in aperta polemica sulla gestione del campo da parte della Croce Rossa, decine di volontari che in questi mesi hanno prestato la propria opera al campo, pongano fine a quell’esperienza.
Un dato certo, in questo senso, già c’è: dopo Flavio Bogani, espulso dal centro il 23 novembre scorso, un altro volto simbolo dei volontari ha traumaticamente annunciato l’addio a via Regina. Si tratta di Mariateresa Carminati, per 4 mesi coordinatrice dei turni per la distribuzione pasti al centro di via Regina, ora arrivata a gettare la spugna. La sua scelta è già stata comunicata anche ai vertici di Caritas e Croce Rossa ed è stata anche discussa in un vertice in Prefettura avvenuto ieri.
I motivi di una scelta che ha creato grande scalpore nel mondo del volontariato vanno molto oltre la mera scelta personale. All’origine vi sarebbe l’ennesima frizione con il personale della Croce Rossa all’interno del campo avrebbe determinato la decisione di Mariateresa Carminati. Al centro dello scontro, il divieto ribadito ai volontari di dare qualsiasi informazione ai migranti in merito ad attività svolte anche fuori il perimetro di via Regina.
La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’addio della coordinatrice dei turni al proprio ruolo è stato pressoché immediato. Ma ciò che si prospetta è una potenziale emorragia dei cosiddetti “camerieri del sorriso” attivi in via Regina: tra le 150 persone che ruotano attorno alla struttura, sarebbero decine le persone pronte a seguire Carminati in aperta rottura con la gestione di Croce Rossa, Caritas e prefettura. Eventualità che, se si verificasse, metterebbe seriamente a rischio il normale svolgimento delle attività all’interno del campo, dove soprattutto per i pasti il volontariato è essenziale.
Nei prossimi giorni non è esclusa una comunicazione ufficiale con cui Carminati e altri volontari illustreranno ragioni e prospettive di questa clamorosa frattura.