Dalle numerose osservazioni giunte nei mesi scorsi al Piano del traffico, pur con le singole differenze e le sfumature di ogni autore, emergono due desideri diffusi. Il primo riguarda l’aspirazione di una via Milano liberata almeno in parte dal traffico e poi il ritorno di un maxi parcheggio nell’area Ticosa.
Per quanto riguarda via Milano Bassa, Legambiente e altre associazioni ne chiedono l’inserimento tout-court nella Ztl, provvedimento drastico a oggi ritenuto non praticabile dal Comune. Ma poi c’è il commerciante che chiede di ampliare e arredare i marciapiedi, eliminare progressivamente le auto e persino dei bus e ovviamente riaprire alla sosta la Ticosa, e un altro residente che invoca sostanzialmente gli stessi provvedimenti. Persino l’Agenzia del Trasporto pubblico di Como-Lecco e varese che chiede l’estensione dei limiti di circolazione al traffico veicolare a tutta la giornata e non limitati alla fascia 7-9 del mattino.
Circa la Ticosa, inutile elencare chi e quanti chiedono – quasi implorano – che la zona torni a diventare il più grande parcheggio alle porte della città: i contributi inviati in questo senso praticamente non si contano.
Su entrambi i punti, oggi è intervenuto l’assessore alla Mobilità, Daniela Gerosa.
“Per quanto riguarda il parcheggio in Ticosa – dice – E’ un obiettivo anche nostro e infatti l’area di sosta è prevista anche dal Pgt. Sicuramente in futuro almeno una parte dell’area tornerà a essere parcheggio, ma sui tempi incideranno la fine della bonifica e l’esito dei contenziosi tuttora in atto con i privati”.
Per quanto concerne via Milano, specialmente nella parte bassa, Gerosa non si sbilancia: “Includerla nella Ztl ora non è possibile, presenterebbe troppe criticità. Ma in prospettiva – dice l’assessore – è sicuramente auspicabile una diminuzione del traffico di puro attraversamento, senza danneggiare i negozi e i residenti della zona. Servirà un ridisegno architettonico della via che la renda più accogliente e sicura e disincentivi il semplice attraversamento, anche senza divieti. In tempi più brevi – conclude Gerosa – potremmo invece valutare di volta in volta lo stop all’accesso solo in presenza di code eccessive per l’ingresso all’autosilo di via Auguadri”.