Amara conferma, questa mattina, al quarto piano del Palazzo di Giustizia: il giudice Marco Mancini ha dichiarato deserta anche la seconda asta per la vendita del Calcio Como, fallito l’estate scorsa. Nessuno ha ritenuto di offrire 401.250 euro per comprare il club di via Sinigaglia.
Prosegue l’esercizio provvisorio – gestito dal curatore fallimentare Francesco Di Michele – e si va verso una terza asta, la cui data è ancora da decidere, con una base verosimilmente di poco superiore ai 300mila euro. Se però nel frattempo dovesse arrivare un’offerta, ovviamente dello stesso ordine di grandezza o superiore, diventerebbe di fatto la nuova base d’asta.
Evidentemente, qualcuno aspetta il momento buono – leggi: prezzi di saldo – per comprarsi il Como.
Altrettanto evidentemente, Como non merita una vera squadra di calcio.
Immagino con quanta tranquillità tecnico e giocatori scendano in campo ogni volta, per allenarsi e per disputare incontri.
Silvano, ti capisco da una gran parte. Ma quante città in Italia si comporterebbero in modo altruista in questi tempi?? Io ero molto contento del ns. Como in serie A e di tutto il calcio degli anni 60/70/80 e non dei cinesi, di Sky e delle partire la domenica alle 12!Ma che ci vogliamo fare? tocca cambiare mondo…faremo prima. Io mi auguro sempre che il ns. Como si salvi sempre e sono abbastanza fiducioso.
Purtroppo, anche la “mia” Inter è stata fagocitata dai cinesi.
Pure io spero che il Como riesca a salvarsi e magari tornare in A. Essù, piccoli paperoni non abbiate il braccino corto.