La situazione peggiora di settimana in settimana. I disagi causati dai continui disservizi delle poste coinvolgono tutto il territorio lariano. La corrispondenza consegnata con settimane di ritardo genera enormi problemi per i cittadini. Così, per fare qualche esempio tra i mille segnalati: le bollette scadono, esami clinici urgenti non arrivano, bancomat nuovi non vengono consegnati e pratiche di lavoro rimangono bloccate per documenti in ritardo, talvolta di settimane.
Il problema, si è detto, non risparmia nessuna zona del territorio ma le più colpite sono quelle del lago. “Questa mattina ho depositato una mozione in Consiglio regionale, che chiederò venga discussa quanto prima”, ha spiegato oggi il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Dotti.
“Centro e Alto lago,le Valli e il Porlezzese – dice – stanno facendo i conti con una situazione difficilissima. Le cose sembravano parzialmente migliorate ma so di cittadini da più di 20 giorni non ricevono nulla, di altri che tra ieri e oggi si sono visti recapitare bollette scadute da giorni”. Il consigliere racconta anche di utenti che, non ricevendo più nulla da prima di Natale, si sono presentati direttamente ai centri di smistamento di Castiglione d’Intelvi e Menaggio in cerca di notizie. “Siamo davvero al paradosso – accusa Dotti – la Posta, soprattutto nelle piccole realtà, è ancora un servizio essenziale”. “Peraltro – evidenzia – alcuni sindaci che hanno chiesto chiarimenti hanno ottenuto risposte non esaustive. E’ chiaro che le 5 mila tonnellate in giacenza a Peschiera Borromeo pesano a cascata sui centri di smistamento del territorio”.
La mozione presentata dal consigliere chiede la convocazione immediata dei vertici di Poste Italiane per definire un piano d’intervento per valutare la portata dei disagi.
Dunque, ieri ho ricevuto posta!
Miracolo!
4 riviste di attualità
1 rivista di carattere finanziario.
Più una miriade di lettere varie, tra cui una con la nuova tessera sanitaria: quest’ultima datata 12 dicembre…
Tutto bene, allora?
Per niente.
Le riviste di attualità recano la data 1° gennaio (il numero 1) e 15 gennaio (il n. 3 che avrei dovuto ricevere settimana scorsa…)
E il n. 2 di entrambe?, boh, vattelapesca!
La rivista finanziaria è del 10 gennaio e, in teoria, avrei dovuto riceverla il giorno dopo o, al più tardi, il 12 gennaio, visto che viene spedita in modalità “posta press 24 ore”, mentre l’ho ricevuta solo il 17 di gennaio.
E, siccome in finanza la celerità è tutto o quasi, beh, adesso è buona solo per accendere il camino.
E che non mi venga in mente di chiedere agli uffici postali perché una rivista spedita con questa modalità possa restare in giacenza per una buona settimana.
I dipendenti manco sanno che cosa significhi “posta press 24 ore”.
Così siamo in due a essere presi per il…naso: l’abbonato e l’editore.
Alla faccia della professionalità.
Non ho parole per descrivere il mio stato d’animo nei confronti di Poste Italiane, o, meglio, le avrei, le avrei, ma poi il dir. Cantoni mi censurerebbe.