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Era il 3 luglio 2014. Un pezzo di intonaco al primo piano del Tempio Voltiano si staccò dal soffito e finì sul pavimento. Circa due metri quadrati di detriti e calcinacci. Per fortuna nessuno si ferì e il corridoio superiore della struttura venne chiuso. Fenomeno impossibile da prevedere e da analizzare, spiegarono allora i tecnici comunali annunciando un accordo con l’università dell’Insubria per un’analisi complessiva della struttura. Due anni e mezzo dopo, denuncia il consigliere comunale di Adesso Como, Alessandro Rapinese, è tutto come prima. Rapinese porta in dote anche recenti immagini del Tempio, girate lo scorso 31 dicembre. “Dopo 915 giorni – denuncia il candidato sindaco della lista civica – non è cambiato nulla. L’ultimo giorno dell’anno ho deciso di entrare: a parte una situazione generale certo non accettabile per uno dei monumenti più importanti della città, ho verificato che il secondo piano si trova nelle stesse degradanti condizioni del 2014”.
“Abbiamo seguito con precisione ogni indicazione della sovrintendenza” spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Daniela Gerosa. “Nelle fasi immediatamente successive il cedimento abbiamo proposto un certo intervento ma, sempre la sovrintendenza ne ha indicato un altro: così abbiamo effettuato un’iniezione per consolidare il punto e poi abbiamo ricevuto l’incarico di monitorare per due anni”.
Quindi oggi, “passati i due anni – conclude l’assessore – sembra che il soffitto tenga ora bisognerà passare a un consolidamento. Si tratta di un intervento importante e delicato”.
Di tutt’altro avviso Rapinese. “Che ci volessero due anni lo apprendiamo ora, bastava dirlo all’epoca. Inoltre mi pare che con la Sovrintendenza questa amministrazione sia sempre stata in grado di accelerare lavori e progetti. Questa volta, viceversa, non è accaduto”.
Ottima risposta da parte di Gerosa.
Rapinese ha perso un’ulteriore occasione per tacere.
Capisco che le elezioni amministrative siano in dirittura d’arrivo, ma la troppa voglia di apparire può rivelarsi controproducente.
P.S. Parere personale, ovviamente: qualche settimana fa, Rapinese era stato ospite di Etg. Mi aveva fatto una pessima impressione, mi era parso non si rendesse pienamente conto di che cosa comporti la carica di sindaco. Aveva infatti concluso l’intervista (piuttosto imbarazzante da parte sua) con queste parole, più o meno: ” Se sarò sindaco, comanderò solo io”…!
La risposta di Gerosa è la solita scusa di chi è solito arrampicarsi sui vetri pur di non fare nulla di concreto per il bene della città :TUTTI ALL’OPPOSIZIONE SONO DEI TAUMATURGHI MA QUANDO SONO AL POTERE DIMOSTRANO I LORO LIMITI.
Quindi, la tua risposta vale anche per l’attuale opposizione, vero?