Dopo qualche tensione di troppo tra istituzioni e volontari e nel pieno di un’emergenza freddo che in gennaio si affaccia con la massima urgenza, potrebbero cambiare le regole di accesso al campo migranti di via Regina. Il tema riguarda soprattutto gli ingressi notturni alla struttura, cioè il momento più critico dell’accoglienza nel campo governativo.
Da settimane, ormai, l’associazione Como Senza Frontiere pubblica giornalmente i report dei migranti letteralmente raccolti per le strade della città dopo le 22.30. A quell’ora, infatti, le porte del campo di via Regina si chiudono inesorabilmente per gli stranieri maggiorenni che arrivano a bussare. Oltre l’orario prestabilito, vengono accolti unicamente i minori, per ovvie ragioni di maggiore tutela.
Sulle esclusioni di chi ha più di 18 anni, come si accennava, si è concentrata l’attenzione dei volontari, che hanno segnalato in numerose occasioni di aver accolto a bordo della propria jeep e di aver poi trasportato verso un letto caldo alla parrocchia di Rebbio anche 60 migranti rimasti senza tetto e senza letto. Il tutto, non senza accenni polemici. Nell’ultimo resoconto di oggi, oltre alle cifre si accusano – testualmente – “le istituzioni, cittadine e non, di aver negato la presenza di migranti non accolti dal campo governativo per le strade di Como e di aver accusato i volontari di raccogliere persone da Milano per falsare i numeri”
Anche su questo tema, dunque, domani e ancora nei prossimi giorni si parlerà in Prefettura, vista anche una ufficiosa disponibilità di Caritas e Comune di Como per valutare un’accoglienza notturna ai maggiorenni anche dopo le 22.30. Ipotesi praticabile anche perché in queste settimane, rispetto ai picchi anche superiori alle 300 presenze registrati nell’autunno scorso, gli ospiti sono scesi anche ben al di sotto le 200. Evidente, dunque, il paradosso tra tanti letti potenzialmente liberi e i gruppi numerosi di migranti impossibilitati ad accedervi per la questione dei limiti orari.
L’ipotesi sul tavolo, dunque, è concedere un pass temporaneo valido unicamente per la notte anche ai migranti maggiorenni che arrivassero al campo dopo le 22.30, fatto salvo l’obbligo sin dal mattino successivo di recarsi in questura per la registrazione e gli adempimenti di legge.