In ambito politico, la prima mossa clamorosa del 2017 potrebbe arrivare da un assessore della giunta Lucini: Bruno Magatti. Eletto in Comune nel 2012 per la lista Paco-Sel, rimasto nel corso del mandato senza l’appoggio dei due consiglieri di riferimento – Celeste Grossi e Luigno Nessi – approdati su linee più estreme, attorno alla sua figura si starebbe raggruppando l’ossatura di una vera e propria lista civica di centrosinistra. Soggetto di cui, naturalmente, Magatti potrebbe essere il candidato sindaco.
Un’accelerazione a questa frattura nel campo che oggi è tenuto assieme – benché con molti cerotti – dalla giunta e dalla maggioranza politica di Palazzo Cernezzi, è stata certamente data dalla prepotente emersione di un nome per le primarie tanto care al Partito Democratico. Il prorompente slancio con cui l’ormai ex esponente della Lista Civica per Como, Roberta Marzorati, ha occupato la scena della sfida interna per designare il successore di mario Lucini sembra aver chiuso ogni possibilità al dialogo Magatti-Pd. E, in particolare, pare tramontato senza appello lo scenario di un Pd che, assieme ad eventuali altri alleati, candida l’assessore direttamente allo scranno più alto di Palazzo Cernezzi senza passare dalle primarie.
La serranda calata su questa prospettiva, dunque, ha scaldato ancor più il dibattito a sinistra dei democratici, e soprattutto sembra aver spinto diversi settori del centrosinistra cittadino – più o meno istituzionali – a premere ancora di più su Magatti per fargli compiere il grande passo. Ossia, rompere gli indugi e accettare ufficialmente di mettersi a capo di una lista civica e indipendente per partecipare alle prossime elezioni e, come obiettivo massimo, puntare alla fascia tricolore.
Spezzoni di Cgil, l’ala sinistra del Partito Democratico fortemente critica con il gruppo di potere incarnato da Luca Gaffuri, fette del mondo cristiano sociale tra Acli e realtà solidali e cooperative: da questo serbatoio oggi poco o per nulla rappresentato, verrebbero le più forti spinte su Magatti per tentare la sfida.
I tempi per una risposta definitiva dell’assessore? Brevi, stando ai rumors più attendibili. Entro una ventina di giorni, Magatti potrebbe sciogliere la riserva, in un senso o nell’altro. Più facile, a oggi, che la direzione sia quello dell’entrata ufficiale in campo.
Nel merito della Candidatura della Dott.ssa Marzorati (persona sicuramente degna di stima) faccio sommessamente notare che è tuttora all’opposizione della giunta uscente sostenuta dal PD. Va bene che nel PD comasco regna un po’ di confusione ma candidare addirittura una persona dell’opposizione !?
Il PDPP (Partito Democratico PASQUALE PAOLI) continua a bruciare candidature valide per poi ridursi a candidare non solo un non iscritto al PD ma una persona dell’attuale opposizione. Complimenti.