Non di soli comaschi è fatta Como. Anzi, a guardare i dati del Comune, in alcuni quartieri gli stranieri hanno ormai stabilmente reso più esotica e meno definita la carta d’identità della città.
Al 31 dicembre 2015, le persone nate fuori dall’Italia che avevano scelto di vivere sul Lario erano poco meno di 12mila e rappresentavano il 14% della popolazione. Un numero importante ma che non è affatto spalmanto in maniera omogenea tra le varie zone del capoluogo.
In alcuni quartieri, la presenza di stranieri è ormai parte integrante del tessuto sociale. A Camerlata, ad esempio, dove su 5.487 residenti totali, i forestieri – per così dire – sono oltre 1.330, il 24%. Insomma, un abitante su 4 del quartiere Sud è giunto da altre zone del mondo.
La seconda zona per numero di stranieri è Ponte Chiasso, dove la percentuale è del 22,3%, mentre chiude il virtuale podio l’area di Como Borghi con il 20,4%. Quasi nulle le presenze a Civiglio e Camnago Volta, dove le presenze sono poco superiori al 3%, mentre a Como centro la cifra è a un mediano 14%.
Per quanto riguarda le provenienze, le Filippine la fanno da padrona con 1,342 residenti trapiantati a Como. Sopra quota mille anche le comunità turche e romene. Moltissime le altre etnie censite da Palazzo Cernezzi, con un dato forse per alcuni aspetti sorprendente: nonostante il fiorire di attività e ristoranti, a fine 2015 i cinesi residenti a Como erano soltanto 433.