E’ stato il magistrato e ormai ex possibile candidato sindaco, Giuseppe Battarino, il convitato di pietra dell’assemblea provinciale del Partito Democratico andata in scena ieri sera. Con un colpo a sopresa, infatti, il segretario provinciale Angelo Orsenigo ha letto pubblicamente la lettera con cui il magistrato ha annunciato di ritirarsi dalla corsa a Palazzo Cernezzi. E in quelle righe, un concetto è prevalente su tutto: l’accusa al consigliere regionale del Pd, Luca Gaffuri, di averne tanto palesemente quanto silenziosamente osteggiato l’eventuale discesa in campo.
In particolare, Battarino ha scritto che di fronte alle ripetute indiscrezioni giornalistiche che nei giorni caldi diedero contro della freddezza di Gaffuri nei suoi confronti, il consigliere regionale non ha mai sentito il bisogno di smentire. Un fattore, questo, che assieme agli oggettivi ostacoli pratici e professionali, ha convinto il magistrato a rinunciare aogni impegno diretto con vista su palazzo Cernezzi.
Oggi il segretario provicniale del Pd, Angelo Orsenigo, in una nota ufficiale, ha provato a stemperare i toni affermando che “nell’assemblea di ieri sera è emerso chiaramente come nessuno, all’interno del partito, nutra alcuna riserva o, peggio, ostilità nei confronti di Battarino, il quale, al contrario, è unanimemente ritenuto persona di qualità certe”.
Dal canto suo, Luca Gaffuri ribatte: ““Non ho mai ricevuto richieste ufficiali da parte di chi ha sostenuto Giuseppe Battarino”. Ha spiegato oggi Luca Gaffuri. “Richiesta che peraltro sarebbe stato corretto prima di tutto avanzare alla segreteria cittadina e provinciale. Per quanto mi riguarda non ho mai avuto nulla contro battarino, anzi: ho ricevuto numerose reazioni positive e attestazioni di stima nel momento in cui il suo nome è stato ipotizzato per la candidatura”.
Sempre sul fronte della scelta del candidato sindaco, anche ieri è emersa una visione doppia nel Partito Democratico: da un lato, una spinta maggioritaria che ritiene le primarie come lo strumento unico per l’individuazione del nome, dall’altro chi invece continua a credere che la sfida interna sia solo una delle possibili soluzioni ma non l’unica. Tra gli ultras delle primarie spicca il segretario cittadino Stefano Fanetti, tra i meno convinti c’è proprio il segretario provinciale Angelo Orsenigo.
Sul fronte dei possibili candidati, che si facciano o meno le primarie per cui sono si sono già fatti avanti l’assessore Marcello Iantorno e il consigleire Gioacchino Favara, nelle ultime ore sono tornati a rimbalzare due nomi decisamente noti, il presidente di Confcooperative Mauro Frangi e il presidente dell’Accademia Galli, Salvatore Amura, e uno meno conosciuto, il presidente di Comodepur, l’avvocato Alberto Grandi.
Che da questa mini-rosa possa realmente uscire l’aspirante successore di mario lucini è, però, tutt’altro che scontato.
Occhio alle maiuscole nei nomi propri… 😉