Un furto (ipotizzato) di pane si trasforma in un processo penale per rapina impropria. E si conclude con l’assoluzione dell’imputato.
L’esito della vicenda oggi, in tribunale a Como, davanti al giudice Valeria Costi. L’episodio risale al 2014 e si è consumato in un laboratorio di panificazione della Bassa Comasca.
Secondo la moglie del panettiere, un fattorino che consegnava i prodotti nei negozi della provincia avrebbe nascosto un sacchetto di pane sotto il camice e poi sarebbe salito sul furgone. La donna e il marito – rappresentati in aula dall’avvocato Giuseppe del Campo – avrebbero quindi cercato di fermare l’uomo per capire cosa stesse nascondendo sotto il camice, ma l’uomo era ripartito col furgone strattonando con la portiera il panettiere.
Di qui, la denuncia per rapina impropria e il processo. Il sacchetto di pane, provento della presunta rapina, non si è mai trovato. Il reato è stato riqualificato: da rapina a violenza privata. Reato per il quale il fattorino, difeso dall’avvocato Fabrizio Natalizi, è stato assolto dal giudice Costi per “particolare tenuità del fatto”.