Quasi come a ricordarci la lentezza delle opere pubbliche italiane, domani la Svizzera inaugura il tunnel dei record: Alptranist.
Altro che puntualità svizzera. Questa volta, i rossocrociati, hanno bruciato i tempi. Un anno di anticipo su una galleria da 12 miliardi di franchi – dodici miliardi, quasi il triplo di quanto costerebbe il Ponte sullo Stretto di Messina – non è poca cosa.
A giugno il taglio del nastro. Poi, cinquemila corse di prova. E domani, l’apertura al pubblico: domenica 11 dicembre, in contemporanea con il cambio dell’orario delle Ferrovie Federali Svizzere, entrerà in esercizio AlpTransit, il tunnel ferroviario più lungo al mondo. Da Biasca a Ertsfeld, 57 chilometri sotto le Alpi dove tutto passerà su ferro ad alta velocità. Quindi, a impatto zero.
Merci più veloci, ma anche spostamenti più veloci: per andare da Milano a Zurigo da domani si impiegherà mezz’ora in meno. Un’ora, quando verrà completato Entro il 2020, infatti, verrà aperto anche il tunnel di base sotto il monte Ceneri e i tempi di percorrenza si abbasseranno ulteriormente.
Alptranisit è più di una galleria, è un progetto di alta velocità ferroviaria che punta a portare il traffico di merci e persone su ferrovia in direzione nord-sud. Quindi, attraverso le Alpi. E’ un grande corridoio di ferro, scavato sotto le montagne,
Oggi da Biasca a Ertsfeld, in automobile, passando dal traforo autostradale del San Gottardo, si impiega un’ora. Da domani, Alptranist coprirà questa distanza in 20 minuti. Con treni che scivolano sotto le Alpi a 250 chilometri orari.