Non ha parlato Fabrizio Frattini, medico anestesista responsabile dell’unità di emergenza urgenza dell’ospedale di Saronno. Lo specialista è indagato per omessa denuncia e favoreggiamento nell’ambito della maxi inchiesta sulle morti sospette in corsia. Il medico fa parte della commissione istituita dall’ospedale di Saronno in seguito alle denunce presentate da alcuni infermieri circa i presunti abusi commessi dall’anestesista di Rovellasca Leonardo Cazzaniga, arrestato martedì e accusato di quattro morti in corsia oltre al decesso del marito dell’amante, Laura Taroni, infermiera di lomazzo in cella per la morte del coniuge. Ieri, durante l’interrogatorio di garanzia, Cazzaniga si è difeso sostenendo di aver agito per alleviare la sofferenza dei malati. Taroni invece non ha parlato.
Oggi ha scelto il silenzio anche Nicola Scoppetta, primario del pronto soccorso di Saronno indagato per omessa denuncia e favoreggiamento relativi alle morti in corsia.
Intanto in queste ore emerge come un medico dell’ospedale di Saronno, Elena Soldavini, sarebbe autrice insieme con un’infermiera di un esposto anonimo presentato Cantù e relativo a morti sospette nella famiglia di Laura Taroni.
In un’intercettazione la specialista è stata sentita mentre commentava un episodio ritenuto significativo dagli inquirenti. Cazzaniga, avrebbe spacciato un campione del proprio sangue per quello del marito di Laura Taroni. Secondo l’accusa l’uomo sarebbe morto in seguito a somministrazioni sempre più elevate di farmaci che lo hanno progressivamente indebolito. Un’infermiera avrebbe successivamente confermato di non aver mai visto il marito di Laura Taroni in ospedale per un prelievo. Contestualmente ha sottolineando però di non aver visto Cazzaniga prelevarsi il sangue.
L’esposto parla di “morti che hanno colto in sequenza tanto ravvicinata quanto improvvisa i parenti più stretti della Taroni”. Il documento (simile a una denuncia presentata successivamente da un’altra infermiera) invita agli approfondimenti sulla morte del marito della donna, deceduto a quarantacinque anni in casa il 30 giugno 2013, del suocero dell’infermiere, morto in ospedale a Saronno il 20 ottobre 2013, di uno zio di suo marito, caduto in una vasca di raccolta di liquami il 23 agosto 2013 e della madre della Taroni, Maria Rita Clerici, morta a casa della figlia il 4 gennaio 2014.
Elena soldavini è stata convocata come indagata e non come teste. Il medico si è presentato oggi alla caserma dei carabinieri di Saronno. La dottoressa è accusata per omessa denuncia poiché non avrebbe presentato un esposto formale dopo aver saputo delle morti sospette.