Andrea Ortelli è la ‘punta di diamante’ dell’apicoltura lariana nell’ambito del concorso dei Grandi Mieli di Lombardia “Ape d’Oro 2016” dove, infatti, si è aggiudicato il primo premio nella categoria “Tiglio”. Ma tra i più apprezzati della kermesse c’è anche il Millefiori di Albarosa Santamaria. I mieli sono stati valutati con analisi organolettica da una giuria di assaggiatori iscritti all’albo, che ha messo in evidenza pregi e difetti dei prodotti in concorso. Dopo l’assaggio, si sono formate le graduatorie e domenica, a Brescia, sono stati assegnati i premi a tutti i mieli rispondenti ai migliori standard qualitativi.
“Il 2016 è stata un’annata durissima” commenta Fortunato Trezzi presidente di Coldiretti Como Lecco. “Clima primaverile avverso, peste e sciamatura hanno stremato le api e di conseguenza la produzione è stata più che dimezzata. Ma nonostante tutto, grazie alla capacità degli apicoltori lariani, quello del 2016 sarà un miele di grande qualità ed è per questo che il premio ha un valore ancor più importante. Ma dobbiamo fare attenzione alle importazioni di miele straniero che nelle annate in cui la produzione nazionale cala, diventano una vera e propria invasione. Un barattolo di miele su due in vendita in Italia, in realtà contiene prodotto ungherese, cinese, spagnolo o rumeno. Per cui mi rivolgo ai consumatori: leggiamo sempre l’etichetta perché fortunatamente il miele è uno dei prodotti dove la rintracciabilità consente di risalire all’origine nazionale o meno del prodotto che si porta in tavola”.
Andrea Ortelli, ventinovenne di Carlazzo, non soltanto ha vinto il primo premio sul Tiglio, ma il suo miele ha addirittura ottenuto il massimo dei punteggi: 100 su 100. Per Andrea il premio corona un percorso di impegno e fatiche: “Ho iniziato a fare apicoltura otto anni fa; all’ora ero poco più che maggiorenne e con poche arnie che oggi sono invece diventate 120 grazie anche alla pratica del nomadismo, volta comunque a valorizzare i territori della provincia di Como, tra Carlazzo, Corrido, Valsolda e Porlezza. Questo premio per me è molto importante perché mi da il coraggio di credere nel mio prossimo traguardo: l’apertura di un punto vendita in azienda”.
Un drastico cambio di vita alla vigilia dei cinquant’anni, invece, caratterizza Albarosa Santamaria, chimico nel settore ambientale presso un’importante realtà lombarda che non ci ha pensato un attimo e ha deciso di seguire il cuore: quello della terra e dell’armonia con la natura, che l’ha portata tra le poche case di Montepiatto, minuscola frazione di Torno che si affaccia sul lago di Como. Qui, da nemmeno due anni, con il marito (che fa la spola tra il Lario e l’Africa, dove lavora su una piattaforma petrolifera), ha iniziato a costruire il suo sogno, passo dopo passo, ad iniziare dall’attività di apicoltrice: poche arnie, perché la scelta è quella di praticare apicoltura stanziale, per produrre miele di tiglio, castagno e millefiori in due varietà, primaverile ed estiva. “Il mio Millefiori è stato tra i più apprezzati del concorso lombardo” commenta la signora Santamaria “e voglio condividere questo successo con tutta la comunità della piccola frazione di Montepiatto, a 600 metri di quota, dove ho fondato l’impresa agricola che porta il mio nome”.