Evasione per un miliardo e 200mila euro, sequestri per 30 milioni, rimborsi iva indebiti per altri 300 milioni, 13 indagati, 4 arresti, 10.600 fatture false. Numeri imponenti che descrivono il perimetro di una tanto vasta quanto complessa operazione portata avanti dalla Finanza e dalla procura di Varese. Operazione che ha investito anche il comasco, Dongo in particolare. Le indagini hanno smantellato una rete attiva da anni in “un complesso e multiforme sistema di frode fiscale in ambito nazionale, in tema di false fatturazioni infragruppo”. Gli approfondimenti – partiti da un’’indagine per reati fiscali a Spoleto – sono entrati nel vivo, nel giugno 2014, dopo l’arresto di 4 persone, tra cui il noto imprenditore varesino, Gianfranco Castiglioni, con il conseguente sequestro di beni per un valore di 30 milioni di euro, tra immobili, auto di lusso, natanti, quote sociali e conti correnti.Varie le ipotesi di reato: associazione per delinquere “finalizzata alla commissione di varie fattispecie delittuose”, tra cui bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
La frode principale, secondo la Finanza, vedeva ”false operazioni tra le società del Gruppo, per ottenere crediti milionari sul fronte Iva.
La svolta che ha permesso di arrivare a delineare i contorni della frode ai danni dello Stato è arrivata con due perquisizioni: una nella sede del centro informatico del gruppo a Dongo e l’altra a casa di una segretaria di Castiglioni.
All’interno della memoria di uno dei server trovati nel paese dell’Altolago è stato scoperto un software, denominato Golden Lake, utilizzato per emettere Fatture per Operazioni Inesistenti che ancora conteneva la copia informatica delle migliaia di fatture emesse.
La perquisizione a casa della segretaria ha permesso di trovare materiale cartaceo e elettronico con “numerosissimi report riportanti i conteggi complessivi delle fatturazioni emesse nel corso di svariati anni, successivamente rivelatisi come prospetti indicanti le false fatturazioni.
Nei giorni scorsi, la Procura della Repubblica di Varese, ha concluso le indagini preliminari e ha emesso gli avvisi a carico di 12 indagati.