Dormiva in macchina da giorni, con la suocera e due bambini. Ma quella notte, una notte di febbraio, faceva freddo e diluviava. E così, dopo aver provato qualsiasi soluzioni per avere una casa, ne ha occupata una. Un appartamento del Comune vuoto, per una notte. Per quella notte, è finita a processo.
Il dibattimento oggi in aula, in Tribunale a Como. Sul banco degli imputati una 38enne bulgara e la suocera 57enne, entrambe accusate in concorso di invasione di terreni ed edifici e deturpamento di cose altrui.
Il fatto risale al 2014. Nelle testimonianze rese oggi in aula dalla madre dei due bimbi, è stato descritto uno stato di assoluta necessità: dopo lo sfratto, la famiglia dormiva da una settimana in macchina, al freddo, in pieno inverno.
All’ennesima notte al gelo, il tentativo disperato di trovare un riparo. La donna aveva saputo che l’appartamento comunale di via Turati era vuoto. E’ entrata, ha steso le coperte in terra e ha dormito con la suocera e i due bambini, uno dei quali – ha detto oggi – soffriva anche di bronchiti ricorrenti.
Da questo episodio, l’accusa e il processo. Accusa dalla quale la donna è stata assolta dal giudice per la particolare tenuità del fatto.