Dopo il risultato del referendum fra i lavoratori, “in cui la maggioranza si è dichiarata in modo inequivocabile contraria all’accordo”, la Filt Cgil ha proclamato 4 ore di sciopero per venerdì 25 novembre (dalle 10 alle 14 per i bus, a fine turno per impiegati e gli addetti delle officine).
“Confermiamo – spiega Marco Fontana, segretario provinciale Filt- la totale contrarietà all’ ipotesi di accordo produttività sottoscritto in maniera illegittima da Asf, Fit Cisl e Uilt Uil, largamente minoritari fra i lavoratori. Con un grave e irresponsabile comportamento senza precedenti, che non può non essere definito un “ golpe ”, una minoranza ha prevaricato sulla maggioranza .I firmatari non hanno rispettato le regole sancite dal contratto nazionale e dagli accordi Confederali Nazionali da tutti sottoscritti. Non a caso, Unindustria non ha firmato l’accordo. Fit Cisl e Uilt Uil sostengono che “alcuni lavoratori” avrebbero “ raccolto delle firme per invitare i sindacati a sottoscrivere l’accordo. A oggi, a noi e alla Rsu, unica autorizzata a firmare gli accordi e quindi destinataria della raccolta , tali firme non sono state consegnate”.
“La decisione di procedere a uno sciopero riguarda quindi – spiegano ancora dal sindacato – la volontà di trovare un accordo che non diminuisca il salario di produttività ai lavoratori assunti dal 31 luglio 2008, che riconosca la produttività anche agli assunti dal 1 settembre 2016 in avanti. Per un accordi sugli “evitati sinistri” che non danneggi i lavoratori, per un accordo di armonizzazione condiviso e non imposto da Asf. Per il rispetto del ruolo assegnato alla Rsu, democraticamente eletta dai lavoratori, unica detentrice della contrattazione aziendale”.