Voleva allestire una fiera del lusso a Villa Erba di Cernobbio. Aveva contattato diversi espositori, che gli avevano consegnato le quote di partecipazione. Ma non era mai riuscito a organizzare l’esposizione, e non aveva restituito i soldi alle aziende. Aziende che, ovviamente, sono andate per vie legali. E’ così finito a processo per truffa un 43enne di Erba. L’episodio risale al dicembre 2012. Oggi, in Tribunale a Como, sono sfilati i testimoni dell’accusa. In particolare, il rappresentante di un’azienda di mobili della Brianza ha ricostruito l’accaduto.
“Ci ha convinto a partecipare a questa fiera del lusso – ha raccontato, riferendosi all’imputato erbese – all’inizio eravamo titubanti, poi abbiamo accettato. Quell’uomo ci aveva promesso che avremmo avuto l’occasione di contattare nuovi clienti esteri”. Una proposta allettante, quindi l’azienda accetta di partecipare alla fiera e in novembre, un mese prima, paga al 43enne erbese la quota: 3mila euro più Iva, con un bonifico.
“Poi però – ha raccontato ancora il testimone – due giorni prima l’organizzatore ci ha detto che la fiera sarebbe stata spostata. Volevamo indietro i nostri soldi, ma lui ci ha convinto a partecipare comunque”. Il secondo rinvio è definitivo. “Avevamo creato un allestimento di mobili ad hoc, avevamo già il camion carico – ha aggiunto il teste – ma il giorno prima della nuova data, l’organizzatore ci ha informato che la fiera sarebbe saltata. Abbiamo quindi chiesto di riavere i 3mila euro. Non li abbiamo più rivisiti”. L’udienza è stata rinviata al 10 febbraio per l’esame dell’imputato e la discussione. “Puntiamo all’assoluzione – è il commento dell’avvocato Simone Gatto, difensore dell’erbese accusato di truffa – il mio cliente non voleva truffare nessuno. È un fatto squisitamente da giustizia civile”.