Ha scelto un luogo piuttosto singolare per mettere a segno una rapina: la via che costeggia una stazione dei carabinieri. La vittima dell’agguato, una donna, ha urlato e i militari sono scesi in strada, arrestando un comasco del 1971.
L’episodio ieri sera, attorno alle 22.15, in via Bainsizza, ad Albate. Una 32enne sta rincasando e viene colta di sorpresa alle spalle da un uomo, che le mette un braccio attorno al collo e le punta una pistola al fianco. Lei ha solo il cellulare, e glielo consegna. Pochi secondi dopo, chiama il 112. Contemporaneamente, i carabinieri scendono in strada allarmati dalle urla della giovane e nel giro di pochi secondi fermano un uomo che si sta allontanando a passo svelto dopo aver lanciato a terra un cellulare.
I militari gli trovano addosso una pistola scacciacani con il cane armato, senza il tappino rosso. Lui si dimena, anche in caserma: calci, pugni, testate al muro. Poi viene portato al carcere del Bassone di Como. S.P., comasco, 45 anni, dovrà rispondere di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.