Fallimento Calcio Como: i creditori hanno avanzato richieste per 2 milioni e 400mila euro. Ma il buco potrebbe essere anche più grande. E’ quanto emerso oggi dalla prima, parziale verifica dei crediti.
Un passaggio fondamentale nella procedura fallimentare, svolto oggi in Tribunale a Como davanti al giudice delegato Marco Mancini e al curatore fallimentare Francesco Di Michele.
Sono state presentate domande per circa 2 milioni e 400mila euro: le domande accettate ammontano a 1 milione e 250mila euro. Il resto delle istanze verrà esaminato nelle prossime sedute di esame dei creditori, che potrebbero anche aumentare, perché la legge concede un anno di tempo per insinuarsi nel passivo di un fallimento. E il Calcio Como è fallito l’estate scorsa. Il debito ammesso è quindi di 1 milione e 250mila euro, ma restano da analizzare ancora domande per oltre un milione di euro, più le altre che eventualmente verranno aggiunte.
La maggior parte del creditori è composta da fornitori di servizi, prestazioni o materiale. Non risultano dipendenti con arretrati. Compare tra i creditori invece Equitalia, che ha avanzato una richiesta di 200mila euro. L’esame delle altre domande è stato rinviato al primo marzo.
Tra pochi giorni – il 17 novembre – a Milano invece è in calendario un’altra tappa importante della vicenda, dopo lo slittamento di ottobre, quando la Corte d’Appello si sarebbe dovuta esprimere sul ricorso della vecchia società ma gli avvocati avevano rimesso il mandato. Tra dieci giorni, se il gruppo arriverà con un avvocato la Corte d’appello potrà portare avanti l’esame del reclamo riservandosi di decidere entro 15-20 giorni, in caso contrario i giudici dovranno dichiarare l’estinzione del processo, confermando di fatto il fallimento.