“L’Unione Europea e l’Italia devono affrontare con responsabilità la gestione della crisi migratoria non solo per i migranti, dal punto di vista umanitario, ma anche in risposta alle valide preoccupazione dei cittadini di Como e Ventimiglia”. Così il Commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulus. L’appello dunque non è caduto nel vuoto.
“Como ha bisogno di aiuto” aveva scritto in una lettera lo scorso 15 settembre l’europarlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Partito Popolare Europeo, Lara Comi, dopo un sopralluogo al centro migranti di via Regina.
“Vi invito a visitare Como e Ventimiglia – aveva detto Comi – perché abbiamo davvero bisogno del vostro sostegno per risolvere la gestione del flusso dei migranti. Una visita a queste città può rappresentare una preziosa occasione per verificare sul campo le gravi difficoltà in corso, così da individuare e consolidare soluzioni efficaci e durature con le autorità locali”.
La risposta di Avramopoulus non è mancata, una lunga missiva concentrata sulla situazione di Como e di ventimiglia “Garantisco – scrive il commissario – che seguo molto attentamente gli sviluppi in Italia, sapendo quanto si stia facendo carico di questa crisi migratoria”.
“L’Unione europea – evidenzia – ha fronteggiato alti flussi migratori dal 2014. Mentre il fenomeno è stato governato e dunque diminuito nel Mediterraneo dell’Est e nel il Mar Egeo, rimane una grave preoccupazione nel Mediterraneo centrale, soprattutto per l’Italia”.
Il sopralluogo di Lara Comi nel centro di via Regina
“Per quanto riguarda i migranti a Como – aggiunge il Avramopoulus – la Commissione saluta positivamente i recenti passi compiuti con l’apertura della struttura d’accoglienza temporanea per 300 migranti. Stiamo raddoppiando gli sforzi per rinforzare il processo di relocation dall’Italia e per dare ai migranti un’alternativa agli spostamenti irregolari. Io ho personalmente scritto a tutti gli Stati Membri perché rispettino gli impegni sulla relocation”.