Variante della Tremezzina: i promotori dell’opera pubblica cercano di oltrepassare il diniego della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici senza dover ricorrere a una forzatura da parte del consiglio dei ministri.
Un passo in questa direzione è stato fatto oggi, a Milano, in un incontro tra i vertici della Soprintendenza, i rappresentanti di Anas e i tenici della provincia di Como che hanno seguito la progettazione della variante.
In particolare, sono state acquisite le nuove elaborazioni presentate dai progettisti della Provincia, condivise con Anas, riferite alla parte di tracciato posto alle spalle della Torre di Spurano, che prevedono il prolungamento dei tratti in galleria, naturale e artificiale, senza avere più uscite all’aperto sino al viadotto in Val Perlana. Modifiche accolte positivamente, dice il deputato PD e sindaco di Tremezzina Mauro Guerra, il politico che più di ogni altro si sta spendendo in favore di quest’opera.
“Quello di stamane – spiega Guerra – è un importante passo avanti compiuto per la realizzazione della variante della Tremezzina, un’opera indispensabile, attesa da decenni dalle nostre comunità e dal territorio. La via intrapresa è quella giusta; continueremo ad andare avanti a lavorare per giungere nei tempi più brevi possibili all’avvio del miglior intervento attuabile, anche sotto il profilo paesistico”.
Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale Francesco Dotti di Fratelli d’Italia. “Apprendiamo che la Soprintendenza si è presa altri mesi di tempo per ulteriori approfondimenti. Rispetto al no dei mesi scorsi, quello di oggi è un passo avanti. Che siano però gli ultimi mesi di un’attesa infinita per un’opera che tutto il territorio reclama da 30 anni. La gente è stufa dei giochi di poteri, che non portano da nessuna parte e allontanano i cittadini dalla politica”, ha detto Dotti.
“Che sia la volta buona – ha aggiunto il Consigliere Segretario Daniela Maroni – l’appuntamento di questa mattina alla sovrintendenza deve dare il via ai lavori, senza se e senza ma”.