Via libera della procura di Como al trasferimento del corpo di Nadia Arcudi, la maestra di Stabio, 35 anni, uccisa e lasciata nei boschi di Rodero. Il cadavere è stato trovato domenica mattina. Gli accertamenti comaschi sono conclusi: autopsia, esame genetico e tossicologico. Per i risultati delle perizie bisognerà aspettare ancora qualche tempo.
Delitto Arcudi: tutte le tappe
Gli esiti peraltro potrebbero chiarire come e dove la donna sia morta. Il dove è il punto dirimente per stabilire se l’inchiesta sarà portata avanti in Italia o in Ticino.
Intanto Michele Egli – 42 anni, cognato della vittima, arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere- è stato sentito ancora in carcere dalla procuratrice svizzera Pamela Pedretti.
Al momento non vi sono dettagli circa il confronto. Egli, in un primo momento, ha spiegato di aver trovato il cadavere e di aver deciso di portarlo in Italia (avvolto in un tappeto e con un sacchetto di plastica infilato sulla testa di Nadai) per evitare di creare dolore alla famiglia.