Tappa romana per l’Unità di crisi voluta da Regione Lombardia per sbloccare il cantiere delle paratie di Como. I tecnici regionali, dopo aver avviato con il comune di Como un lavoro di ricognizione e passaggio di consegne e di documenti, si recheranno la prossima settimana nella sede dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. A dirlo oggi l’assessore Viviana Beccalossi a margine della mattina di incontri con le istituzioni prima e con le associazioni di categoria poi.
Sempre la settimana prossima è in programma a Como un altro incontro, di fatto il primo tavolo di ascolto tecnico Paola Ghiringhelli, referente comasca dell’unità di crisi incaricata direttamente dal presidente Roberto Maroni alla gestione dei rapporti con il territorio.
Intanto dagli incontri odierni – dai quali, sottolinea l’assessore, spicca la volontà di lavorare tutti insieme per sbloccare i lavori – sono emerse le prime proposte concrete. Oggi l’assessore si è recata sul lungolago e ha condiviso la necessità di migliorare tutta l’area che da piazza Cavour si estende fino a piazza Matteotti.
Beh, io sarò anche malizioso, ma tutto questo attivismo regionale, a mio (malizioso) parere, ha un nome, anzi, tre: elezioni comunali 2017.
Dov’era la regione, sempre a guida centrodestra, quando gli inestricabili casini per le paratie erano incominciati da subito, dal 2008, giunta Bruni?
Io detesto una politica che si muove (per ora, solo a chiacchiere) principalmente per la ricerca di un ipotetico nonché strumentale consenso elettorale.
Caro Silvano, ha perfettamente ragione, mah… se dalle chiacchiere si passerà ai fatti e si finiranno i lavori almeno al 99% accenderemo un cero a San Maroni e a chiunque dovesse intrufolarsi nel mentre, altrimenti lo/li lasceremo con il cerino in mano !!!!
Sperare, ma con prudenza, qualunque sia il trucco e/o il colore politico, non ci costa niente?!!! PURCHE’ COMO RITORNI BELLA E GODIBILE
Rosario Altomonte
Nei rapporti con il mio prossimo sono generalmente fiducioso, fino alla prva del contrario.
Con la politica, con certa politica, mi succede l’opposto.