“Nonostante il coinvolgimento (affettivo, ndr) e l’insicurezza nel voler denunciare tutta la verità” i Carabinieri i Lomazzo, hanno raccolto una testimonianza agghiacciante. I militari hanno ricostruito le violenze, continuate nel tempo, e culminate in un abuso subite da una ragazza italiana, 25 anni.
Fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo originario del Marocco, 28 anni, all’inizio dell’estate appena passata ha deciso di chiudere la relazione “forse – dicono i carabinieri senza aggiungere dettagli -per uscire da un “brutto giro” nel quale era stata coinvolta”.
Il fidanzato però, stando a quanto ricostruito, non si sarebbe dato per vinto. Ha cercato la ex fidanzata costantemente e l’ha convinta, lo scorso Ferragosto, a raggiungerlo per un “faccia a faccia in un luogo appartato all’interno del parco del Lura“. In quel momento sarebbe cominciato l’incubo.
“Dopo una breve discussione, violentemente picchiata e minacciata – si legge in una nota – la donna dichiara agli inquirenti di esser stata costretta ad avere un rapporto sessuale, violenza accertata presso l’ospedale Sant’Anna di Como la sera stessa. Dopo pochi giorni, la denuncia presso gli uffici della Stazione di Lomazzo”.
Ovviamente è nata un’inchiesta nel corso della quale i Carabinieri sono riusciti “con non poche difficoltà e reticenze” a dimostrare “vari episodi violenti cui la ragazza è stata vittima nel corso della storia d’amore e a seguito dei quali ha riportato lesioni anche importanti“.
La procura di Como, a fine settembre, ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’ex fidanzato. Il ragazzo, peraltro, “era già ricercato dal febbraio 2014 per spaccio di stupefacenti nel fiorentino”. Quindi, spiegano gli investigatori, non era “facilmente reperibile”.
Questa mattina” a conclusione di una mirata indagine tecnica effettuata mediante intercettazioni telefoniche e localizzazioni satellitari” i carabinieri hanno trovato il 28enne: faceva la spesa in un supermercato di Bregnano. Visti i militari, ha tentato la fuga ma “è stato accerchiato e bloccato”.
Arrestato, è finito in cella al Bassone di Como “a disposizione dell’Autorità giudiziaria alla quale dovrà rispondere di vari e gravi reati”.