Un diluvio di perplessità, quando non di bocciature in senso pieno. E’ uscito decisamente male il nuovo Piano del traffico messo a punto dal Comune di Como dalla riunione a porte chiusa andata in scena stamattina a Palazzo Cernezzi. E se è vero che l’organizzatore ha una chiara matrice politica, si tratta del consigliere comunale Marco Butti, è altrettanto certo che all’invito al confronto hanno aderito praticamente tutte le categorie sociali ed economiche della città: dai sindacati a Confesercenti e Confcommercio, all’Associazione dei costruttori, passando per Ordine degli architetti e artigiani. E le critiche sono piovute a raffica.
Molto pesante l’Ordine degli architetti, rappresentato da Elisabetta Cavalleri e Sergio Beretta. Quest’ultimo ha parlato di un’analisi di partenza del traffico “completamente sballata” e ha parlando in generale delle risposte date dall’amministrazione ha affermato che per il traffico in città questo piano “sarebbe poco più di un’aspirina”
Da Confcommercio sono giunte forti critiche alle nuove riduzioni di posteggi contenute nel documento, mentre il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli è stato tranchant: “Questo è un piano del traffico che non parte da un’analisi dei bisogni della città ma nasce solo con lo scopo di penalizzare le automobili”.
Forte scetticismo è stato espresso anche da Veronica Airoldi per l’Ance. Bocciata senza appello l’ipotesi di semafori all’incrocio tra via Bellinzona e via per Cernobbio. Inoltre è stata stigmatizzata anche la ventilata eliminazione di altri posteggi all’Ippocastano e in via Mentana, l’esplicita rinuncia a costruirne di nuovi e la serie di discrepanze tra Piano del traffico, Pgt e piano dei servizi. “Non si possono cancellare parcheggi utili per cittadini e le attività economiche solo perché qualcuno vuole meno auto in città”, ha chiuso Airoldi.
Dubbi anche da parte di Francesco Carugati di Confindustria, che pur dichiarando di parlare a titolo persone, ha messo un accento particolare sulla volontà del Comune di ridurre a una sola corsia il lungolago sottolineando che quando la nuova passeggiata sarà pronta, ci sarà già un’enorme area pedonale e ciclabile.
Forte preoccupazione sul tema della sosta è stata espressa anche dai sindacati. In particolare il segretario della Uil, Salvatore Monteduro, è stato netto: “Questo piano del traffico rischia di penalizzare le migliaia di persone che si recano ogni giorni in città. I servizi sono tutti in centro: o li si spostano fuori convalle, oppure non si devono cancellare parcheggi per raggiungerli”.