E’ uno scenario, non è ancora una realtà. Però i contatti sono stati numerosi, veri, costanti. Che poi tutto questo porti allo scoppio della bomba politica, è ancora da vedere.
Ma l’idea di una super lista civica trasversale per le elezioni comunali di Como circola davvero e sfiora moltissimi nomi di primo piano della scena politica cittadina.
Protagonisti di singoli incontri o di riunioni più o meno allargate sono stati soprattuto consiglieri comunali, ma di estrazioni anche diversissime.
E’ al corrente della vicenda Laura Bordoli, per esempio, ex candidata a sindaco per il Pdl nel 2012 e oggi capogruppo di Nuovo Centrodestra a Palazzo Cernezzi. Ma nello stesso tempo è stata certamente sondata anche Eva Cariboni, eletta 4 anni fa con la civica di sinistra “Amo la mia città” e oggi nel Gruppo Misto dopo aver abbandonato la maggioranza per dissapori e divergenze.
Al centro delle trame anche teorici estremi che rischiano di toccarsi: il capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Butti, e il consigliere comunale del Partito Democratico ribelle Gioacchino Favara, che a sua volta potrebbe coinvolgere anche l’altro frondista Pd, Raffaele Grieco.
Nel mezzo, potrebbe collocarsi l’ex capogruppo della Lista civica per Como Mario Molteni. Difficile, invece, il coinvolgimento della collega Roberta Marzorati, da tempo vicina al centrosinistra al governo.
Abboccamenti pare siano stati tentati anche nei confronti dell’ex Pd, Vittorio Mottola, ma il vero sogno proibito è un altro: Anna Veronelli, storica esponente di Forza Italia, nome conosciutissimo a Como ma, per l’appunto, ancora sotto le insegne del partito di Berlusconi e dunque per ora obiettivo difficilissimo.
Come detto, per ora colloqui e sondaggi hanno portato soltanto a un ipotetico schema di super lista rigorosamente senza simboli di partito, ma sullo sfondo c’è il tema dei temi: se mai nascesse il nuovo soggetto trasversale, chi sarebbe il candidato sindaco? Un mistero, per ora, così come la sopravvivenza stessa di questa idea per certi versi sovversiva. Di sicuro, però, non si guarda ai nomi del centrosinistra. Semmai, si guarda con curiosità all’ipotesi Mario Landriscina, se mai diventasse realtà.
Che bello quando cercavano gli accordi sulle cose da fare…