Clamorosa svolta sul cantiere delle paratie: Regione Lombardia, dopo una giunta straordinaria convocata con unico punto all’ordine del giorno, ha formalmente diffidato il Comune di Como a riavviare il procedimento per i lavori. In particolare la giunta Maroni intima all’amministrazione Lucini di “istituire la direzione lavori” tuttora bloccata, di “chiedere alla Procura il dissequestro e l’accesso temporaneo agli atti progettuali e dei lavori per l’avvio delle attività da parte del nuovo Rup e della direzione lavori”, di “definire il rapporto contrattuale per il coordinatore della sicurezza in fase esecutiva” e infine di “concordare il cronoprogramma delle attività da attivare senza indugio”. Il tutto, tassativamente entro 10 giorni anche perché la Regione accusa Palazzo Cernezzi di aver “inopinatamente ritardato l’attivazione di tutte le attività necessarie” alla ripartenza del cantiere. Se il Comune non eseguirà, la delibera regionale prevede il sostanziale commissariamento da parte di Palazzo Lombardia così da diventare stazione appaltante.
“Si è creata una situazione ormai insostenibile – dichiara il sottosegretario Alessandro Fermi – Il Comune di Como, con una lunga serie di ritardi, ha certificato la propria incapacità. La collaborazione sta per finire, se entro 10 giorni non sarà svolto tutto quanto richiesto dalla Regione, avocheremo a noi il cantiere”.
Ma l’Alessandro Fermi – sottosegretario regionale giunta Maroni – è già in campagna elettorale per la carica di sindaco di Como?
Dai, però, ricordiamo al Fermi che la vicenda paratie era incominciata nel 2008 – giunta Bruni, sì proprio lui, quello finito in galera anche se per altri motivi…e suo compagno di fede poltica – e si sarebbe dovuta concludere nel 2011, sempre sotto la giunta Bruni. Toh! Ma guarda! E ricordiamogli anche lo scempio di quel muro alto non so quanti metri innalzato – sempre sotto la giunta Bruni – in piazza Cavour con tanto di penose finestrelle per potere vedere il lago. Meno male che la reazione, una volta tanto, della sonnacchiosa cittadinanza aveva costretto la giunta a una repentina e indecorosa marcia indietro. Lo ricordo giusto per far fare un po’ di mente locale ai tanti smemorati veri o per opportunismo.
Adesso arrivano i premiati e sistemano tutto.