Non fosse stata la terza volta in tre anni, la vicenda si potrebbe quasi catalogare tre le curiosità. Invece, i fedeli della parrocchia di Rebbio ieri sera – costretti ancora una volta a pregare in mezzo alla strada – erano increduli quando non proprio arrabbiati.
E questo poiché la processione religiosa in occasione della Madonna della Cintura, che dalla chiesa del quartiere culmina nella preghiera in ricordo dei defunti al vicino cimitero, si è trovata la via sbarrata. E non da qualche ostacolo imprevisto ed improvviso, bensì da un cancello rimasto chiuso per l’ennesima volta, causa dimenticanza.
Eppure, come ogni anno, dalla parrocchia era partita con precisione svizzera la richiesta al Comune di Como di un’apertura straordinaria del cimitero per la particolare occasione. Circostanza confermata dalla stessa amministrazione comunale questa mattina e testimoniata dalla presenza della polizia locale per la regolazione del traffico.
Ma nonostante questo, per il terzo anno consecutivo, la gentile richiesta inoltrata agli uffici di via Vittorio Emanuele non ha prodotto il risultato sperato: e attorno alle 21.30, il centinaio di fedeli partito dalla parrocchia si è trovato ancora, incredibilmente davanti al cancello del cimitero chiuso e invalicabile.
Delusione, incredulità, accenni di composta protesta: ma di entrare non c’è stato verso. E allora a don Giusto della Valle e ai fedeli che non si sono persi d’animo non è rimasto altro da fare che improvvisare la preghiera nel piazzale antistante la chiesa. E poi sperare – magari con un aiuto dall’alto – che al quarto anno qualcuno in Comune si ricordi di aprire quel benedetto cancello.