Ha prodotto più polemiche e proteste che un reale confronto allargato oltre i confini di Palazzo Cernezzi, il teorico consiglio comunale aperto sul tema dei migranti. E, anzi, ieri sera il clima – in un’aula che ha parlato sostanzialmente a se stessa – si è fatto incandescente per l’assenza di qualsiasi altro interlocutore in aula che non fossero i soli consiglieri comunali. Eppure, qualcuno a Palazzo Cernezzi era atteso come testimoniavano i cartelli con la scritta “riservato” apposti sulle poltroncine accanto al banco della giunta. Le stesse che una settimana prima avevano ospitato il direttore della Caritas, Roberto Bernasconi, il capo di Gabinetto della Prefettura, Corrado Conforto Galli, e il presidente provinciale della Croce Rossa, Matteo Fois, ieri tutti assenti.
Non sono servite le richieste di alcuni consiglieri, in particolare, l’esponente di Forza Italia Anna Veronelli per ottenere la presenza degli stessi relatori alla seconda seduta e di altri ancora per allargare il dibattito oltre il classico confronto politico. Vuote le sedute, nessun altro intervento esterno, nessun contributo oltre la dozzina di interventi previsti.
“Questo consiglio comunale si è rivelato praticamente inutile – attacca infatti Veronelli – E’ stata una sorta di comunicazione a senso unico da parte di una ristretta cerchia di soggetti, senza reale confronto. E quel poco si è avuto solo nella prima serata. Un’occasione persa”.
Non sono mancati anche momenti scenografici, con il consigliere comunale di “Adesso Como”, Alessandro Rapinese, che è polemicamente intervenuto alzando al cielo uno dei cartelli con la scritta “riservato” e denunciando nelle assenze una mancanza di rispetto per l’aula consiliare.
Stempera però i toni il presidente del consiglio comunale Stefano Legnani, che ha materialmente organizzato le due serate di consiglio.
“La scorsa settimana avevamo invitato formalmente Caritas, Prefettura e Croce Rossa – afferma – In questo caso, avevo soltanto inviato le mail per segnalare la seconda seduta dicendo che la presenza sarebbe stata gravita ma che ovviamente non c’era alcun obbligo di presenza. Tanto più che ieri sera gli ospiti esterni non avrebbero potuto intervenire. Nessuna mancanza di rispetto, quindi”.