Dal primo ottobre Como resterà senza pattuglie della polizia locale di notte. La decisione, nell’aria ormai da qualche tempo, è stata ufficializzata in queste ore da parte del comandante della polizia locale, Donatello Ghezzo, e dall’assessore alla Vigilanza, Paolo Frisoni.
Un atto d’imperio, va precisato, assunto dopo che gli stessi agenti coinvolti avevano ipotizzato un referendum sui numerosi cambi di orari e turni che coinvolgeranno il Comando di viale Innocenzo a partire dal mese prossimo. La consultazione sulla proposta non si è poi tenuta e dunque ecco la decisione di partire da subito con i cambiamenti, anche senza il voto interno.
Come detto, la novità destinata a far discutere a potenzialmente ad avere effetti per la cittadinanza riguarda la cancellazione della pattuglia notturna dei vigili, ripristinata soltanto un paio di anni fa anche se soltanto per due sere alla settimana. Ora nessuna vettura con gli agenti a bordo girerà più per i quartieri della città, sostituita dalla reperibilità telefonica dei vigili. Con il rischio, però, che i tempi di intervento sul luogo dell’emergenza possano essere considerevolmente più lunghi.
Sulla questione oggi attacca il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Butti, definendo “ridicolo” il provvedimento e ricordando come nel febbraio scorso una maggioranza trasversale approvò un ordine del giorno per estendere a tutte le notti della settimana i pattugliamenti notturni.
La replica dell’assessore Frisoni, però, è secca: “Con la reperibilità dall’1.30 alle 6 del mattino l’intervento della polizia locale è comunque garantita. Ma soprattutto, grazie al riordino di turni e orari, sarà come avere 3 vigili in più di giorno, quando c’è più bisogno”.