Provocazione dai toni violenti, ancorché verbali, su tantissimi muri di Como. Nella notte in città sono state affisse decine di volantini che di fatto sono una brutale storpiatura del breve regolamento per il campo migranti di via Regina diffuso un paio di settimane fa dalla Croce Rossa.
Identici i caratteri, il formato e la veste grafica dell’originale, ma per il resto vi si trova un attacco pesantissimo nei confronti della Cri, con la stessa Croce-simbolo storpiata in una sorta di svastica nazista e con la sostituzione dello slogan originario “Un’Italia che aiuta” in “Un’Italia che imprigiona”.
Segue il totale travisamento dei contenuti del documento originale, tra cui passaggi come “dormirai in un orrido container senza uno spazio, stipato con altre persone”, “cercheremo di obbligarti a farti catalogare nel nostro centro e ti tratteremo come un oggetto”, “ti imbottiremo di piscofarmaci per renderti docile”, “il centro sarà luogo di detenzione e preparazione alle deportazioni”.
Nel sostanziale delirio degli anonimi estensori del contro-volantino, anche le parole testuali “lager” e l’accenno a possibili pestaggi.
Solo persone che hanno paura della verità e vigliaccamente si nascondono nell’anonimato, possono scrivere ció. Eviterei di far loro troppo eco, è quello che cercano.
Il primo punto è che questo è un pezzo di cattivo giornalismo: riporta opinioni anziché fatti, o peggio ancora opinioni spacciate come se fossero fatti; non verifica le accuse formulate dal volantino, ma le scredita a priori, evitando di fare il suo lavoro e di compiere un reale servizio ai cittadini.
In secondo luogo, e più importante: si possono criticare o meno i toni del volantino, se ne può apprezzare o meno l’ironica satira, ma non si possono ignorare le accuse esposte.
Le domande da farsi sarebbero, allora:
– è vero che “l’Italia imprigiona”?
– è vero che i migranti “dormono in orridi container sovraffollati, in condizioni poco o per nulla dignitose”?
– è vero che la croce rossa aiuta a catalogare e schedare i migranti?
– è vero che nei campi gestiti dalle forze dell’ordine talvolta i migranti subiscono pestaggi?
– è vero che talvolta i migranti vengono presi dai campi e illegalmente deportati?
La risposta, facilmente ottenibile e ampissimamente documentata sul web dai giornali più seri, italiani e stranieri, nonché da tantissimi media-attivisti e citizen journalists, è: sì a tutte le precedenti domande.
Non entro nel merito assoluto (e estremamente generico) di affermazioni che, comunque, andrebbero dimostrate non con una ricerca su Google – o con un paio di scambi su Snapchat – ma con fatti e testimonianze (che saremo, davvero, ben lieti di documentare immediatamente).
Non bastano un paio di link, credi.
Piuttosto mi rivolgo a te con una domanda (genuina e non retorica): è vero e dimostrabile che quanto denunci avviene nel Centro ministeriale di Como?
Fosse così, ti prego di contattarmi perché non si tratterebbe solo di una notizia ma di una situazione gravissima da denunciare immediatamente a ogni livello di controllo, sono molto serio.
Attendo tue notizie, segnalazioni e prove. Scrivimi o chiamami in qualsiasi momento. I miei contatti sono pubblici.