Dopo l’arresto del giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta su appalti pubblici e paratie condotta dalla Procura di Como e dopo aver ottenuto i domiciliari all’inizio dello scorso agosto, l’ex dirigente
del Comune di Como ed ex direttore del cantiere sul lungolago Pietro Gilardoni è libero. La notizia è emersa negli ultimi minuti e ha trovato la conferma dall’avvocato Edoardo Pacia, che aveva presentato l’istanza per la revoca dei domiciliari. Istanza che aveva trovato il parere contrario del pm Pasquale Addesso ma il giudizio positivo del Gip Maria Luisa Lo Gatto.
Per Gilardoni c’è la richiesta di rito immediato, processo fissato il 24 novembre.
“E’ chiaro che tornando in libertà il mio assistito potrà affrontare ogni cosa con un’altra serenità – dichiara l’avvocato Pacia a Etv – Gilardoni continua a dichiararsi estraneo a ogni addebito e rivendica con forza la buona fede del suo operato. Ha sempre lavorato nell’interesse della collettività”.
Sempre oggi anche Antonio Ferro, coinvolto nella stessa indagine, ha lasciato i domiciliari (non è mai stato in carcere a diffrenza di Gilardoni) ed è tornato in libertà. “Un provvedimento atteso – dice il suo avvocato, Giuseppe Sassi – che ci permette di prepararci al processo con maggiore tranquillità”. Nei mesi scorsi, in particolare ad agosto, avevano destato preoccupazione le condizioni di salute di Ferro: “Si sta sottoponendo a tutti gli esami del caso”, evidenzia il legale.