Ha scosso il placido clima politico post vacanziero la notizia sulla trattativa tra Comune e Multi per chiudere ogni rapporto relativo all’area Ticosa e dunque far ripartire da zero il recupero. Oggi è stato il giorno delle conferme ufficiali, delle polemiche politiche e persino delle prime indicazioni sul nuovo futuro della zona.
A offrire qualche dettaglio in più è l’assessore all’Urbanistica, Lorenzo Spallino: “Multi ha manifestato una possibile soluzione transattiva che i legali stanno doverosamente valutando – dice – A breve sono previste le prime riunioni tecniche con i settori interessati. Credo che la complessità e la delicatezza della vicenda siano note a tutti. Ogni decisione sarà assunta con la massima consapevolezza una volta chiariti i profili giuridici e tecnici”.
La prospettiva che – dopo 10 anni dalla firma del contratto e 6 milioni e mezzo di euro già speso per la bonfica – il recupero dell’area sia da reinventare ha però agitato l’opposizione. E se il consigliere di Fratelli d’Italia, Marco Butti, attacca sulla “scarsa trasparenza con cui è stata la vicenda”, i colleghi Eva Cariboni del Gruppo Misto e Luca Ceruti dei Cinque Stelle hanno chiesto la convocazione urgente di una commissione comunale dedicata al tema.
Peraltro, proprio da Butti e Ceruti – pur da basi di partenza diverse – giungono curiosamente due proposte simili per ripensare l’ex Ticosa: un nuovo parco urbano alle soglie del centro, con la realizzazione di un parcheggio possibilmente interrato.
Ipotesi, per ora, mentre la certezza è che oltre 30 anni il destino della zona è ancora un rebus.