L’area Ticosa regala, per così dire, l’ennesima situazione piuttosto surreale. Si apprende, infatti, che a 4 mesi dal rogo che scoppiò nell’ex centrale termica Santarella, il Comune di Como ancora non ha i soldi necessari per completare la stima dei danni sull’edificio di sua proprietà. portare a galla il dettaglio tutt’altro che irrilevante, visto a oggi nessuno conosce ancora quanto è stato intaccato l’immobile (anche in termini di valore), è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Luca Ceruti. Il quale, nel giugno scorso, presentò un’interrogazione al sindaco per conoscere se la Santarella risultasse essere anche dopo l’incendio un rifugio per disperati e se fosse noto l’esito della perizia per il conto dei danneggiamenti.

Ebbene, sul fronte della sicurezza la risposta degli uffici datata primo agosto ha escluso la presenza di persone dentro l’area Ticosa anche se in realtà proprio ieri sera una pattuglia dalla polizia locale ha sgomberato un uomo di origine cingalese che dormiva in una tenda proprio all’ingresso della Santarella.
Rispetto alla stima dei danni patiti dall’ex centrale termica nel rogo del 29 aprile, la risposta degli uffici è stata invece che sì, una perizia è stata effettivamente avviata il 2 maggio scorso, ma non è mai stata conclusa perché mancano a bilancio i soldi per il noleggio di un mezzo dotato di cestello elevatore. E senza questo le parti più alte dell’edificio non possono essere controllate e ispezionate.
Una replica che ha lasciato letteralmente basito Luca Ceruti, il quale ha espressamente parlato di “risposte non soddisfacenti” e ha annunciato una prossima richiesta di ulteriori chiarimenti anche sul fatto che una decina di posti blu sono transennati e inutilizzabile da quel 29 aprile determinando un mancato incasso per le pur esangui casse comunali.