Quella organizzata venerdì sera dal gruppo “Como ai comaschi”, in gran parte formato da militanti del movimento di estrema destra Forza Nuova, potrebbe essere solo la prima di una serie di manifestazioni legate alla presenza dei migranti in città.
A Milano, infatti, lo scorso 24 agosto si è tenuta una affollata riunione al Centro Sociale “Lambretta” interamente dedicata alla situazione alla frontiera e ai respingimenti svizzeri. Tra le ipotesi discusse anche quella di una grande mobilitazione al confine con Chiasso ipotizzata per il 4 settembre prossimo per chiedere libertà di movimento per i migranti.
Mese caldo comunque, quello in arrivo, perché anche la Lega Nord ha in programma una protesta in grande stile nelle prossime settimane, forse con la presenza di Matteo Salvini.
Tornando a venerdì, sono stati circa una quarantina i partecipanti al presidio organizzato tra via Garibaldi e viale Varese dal gruppo “Como ai comaschi”. Ingente lo spiegamento di forze dell’ordine in tutta la zona, ma nessuna tensione particolare si è registrata. Esposti striscioni per il rimpatrio immediato dei migranti, chiesto lo sgombero della stazione San Giovanni e poi, tra cori e volantinaggi, i militati dell’estrema destra hanno acceso fumogeni con i colori della bandiera italia. Nessun contatto diretto con i migranti, che hanno raggiunto la mensa di Sant’Eusebio di via Volta evitando via Garibaldi. Iniziato attorno alle 19.30, il presidio anti migranti è terminato attorno alle 21. Peraltro, in risposta a quanto avvenuto venerdì sera, il Comitato Cantù Antifascista ha organizzato un contro-presidio in piazza Vittoria, a Como, per il 30 agosto dalle 17 alle 19.30.
Intanto il 30 agosto, in Sant’Abbondio, il vescovo di Como, Diego Coletti, terrà un momento di preghiera per i migranti assieme al cappellano della comunità eritreo-etiopica di Milano.