Un giovane comasco, il filmaker Davide Giordano, inciampa nel porfido sconnesso di via Per Cernobbio mentre fa jogging e finisce in ospedale, al Sant’Anna, con il piede dolorante.
Era il 6 luglio. Il giorno seguente, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Como, Daniela Gerosa, risponde così: “Sicuramente verificherò con gli uffici la messa in sicurezza dell’area, per l’immediato, ma al tempo stesso so che servirà un intervento più consistente sulla pavimentazione, che per esempio andrebbe alzata”.
E’ passato un mese e mezzo. E il marciapiede, nonostante sia una pista ciclopedonale, resta una trappola di porfido che mette a rischio sia i comaschi e i turisti che passeggiano, sia – soprattutto – i tanti sportivi che percorrono la strada di corsa o in bicicletta. Per evitare infatti di cadere, ciclisti e podisti spesso in quel tratto di strada scendono dal marciapiede, correndo o pedalando molto vicino alle automobili. L’alternativa è restare sul marciapiede con i cubetti di porfido sollevati, rischiando una caduta o una distorsione alla caviglia.