E’ guerra aperta tra Comune di Como e amministrazione provinciale sul fronte delle paratie. Dopo che lo scorso 16 giugno Villa Saporiti aveva revocato l’autorizzazione paesaggistica rilasciata nel dicembre 2014 per i lavori sul lungolago, ora Palazzo Cernezzi ha deciso di contestare in Tribunale quel pesante provvedimento. E così, i due enti si troveranno l’uno contro l’altro con il passato e il futuro del cantiere al centro della contesa.
Per l’impugnazione, il Comune si è affidato all’avvocato milanese Guido Greco, il quale avrà un compito tutt’altro che secondario: dimostrare che le contestazioni mosse dalla Provincia su quanto già realizzato nell’area di cantiere – contestazioni tali da portare alla revoca dell’autorizzazione paesaggistica – sono in realtà infondate.
Nel dettaglio, i tecnici di Villa Saporiti, al termine di un sopralluogo avvenuto nel febbraio scorso, rilevò la presenza sul lungolago di opere parzialmente difformi rispetto ai progetti autorizzati, di manufatti costruiti senza i necessari permessi e persino di opere realizzate da tempo ma che invece nei progetti approvati più di recente risultavano come nuove. Una serie di criticità che portò all’avvio di un procedimento sanzionatorio nei confronti del Comune e, appunto, alla revoca dell’autorizzazione paesaggistica, atto in grado di mettere a rischio persino la prosecuzione stessa dei lavori.
Per questi motivi, dunque, l’amministrazione Lucini ha deciso di rivolgersi a un giudice per la radicale contestazione degli addebiti.