Ieri le prime unioni civili celebrate dal sindaco Sala a Milano. A Como, per ora, nessuna richiesta ufficiale ma, spiega l’assessore Marcello Iantorno, in comune sono arrivate le prime richieste di chiarimento. Qualche telefonata, nulla più.
“Appena il quadro normativo si stabilizza divulgheremo come Comune le informazioni essenziali e pratiche. Anche a Como – dice l’assessore – siamo pronti a dare attuazione a questa riforma che riconosce diritti e doveri a coppie di persone omosessuali assimilandole nei diritti e doveri ai coniugi. Il Comune di Como ha provveduto alla formazione del personale e si è dotato del registro provvisorio”.
Gli interessati possono rivolgersi agli uffici Anagrafe del Comune per avere le informazioni necessarie. Va ricordato inoltre che “possono costituire una Unione civile anche gli stranieri e chi non abita a Como perchè la scelta del Comune dove costituire la Unione è libera”.
Iantorno ha anche diffuso un un vademecum essenziale per chi fosse interessato
L’Unione civile si può costituire tra persone dello stesso sesso e così la coppia acquisisce molti dei diritti e dei doveri dei coniugi. la stessa legge rinvia per vari aspetti concreti a futuri decreti attuativi. In attesa di ciò e in via transitoria al fine di dare una risposta a molte coppie omosessuali il Presidente del Consiglio ha emanato il decreto del 23 luglio 2016 n. 144 (che ha valore regolamentare) stabilendo alcuni aspetti concreti cui dovranno attenersi gli Ufficiali dello Stato civile. Vediamo gli aspetti essenziali:
– chi vuole costituire una Unione civile non deve essere unito in precedente matrimonio ma libero di stato (quindi i non coniugati o divorziati);
– non è ammessa la obiezione di coscienza da parte dell’Ufficiale dello stato civile “celebrante” e il rifiuto costituirebbe un reato;
– gli interessati sono liberi di scegliersi il Comune che a loro interessa e quindi vi posssonoa cecdere anche gli starnieri e chi non abita o risiede a Como;
– se una persona è impedita per malattia o altro l’ufficiale dello stato civile si recherà presso l’interessato a ricevere la richiesta;
– dopo la richiesta gli interessati saranno di nuovo convocati presso il comune per la costituzione che avverrà almeno 15 giorni dopo (nel caso di imminente pericolo di vita la Unione si costituisce immediatamente);
– nella data fissata davanti all’U. dello S. C. si svolge la cerimonia con la presenza di due testimoni e firmato il verbale;
– le parti possono assumere un cognome comune e una volta scelto quale dei due dovranno anche indicare se lo vogliono messo prima o dopo al cognome della altra parte;
– la Unione può essere sciolta anche con la dichiarazione di una delle due parti ma devono essere trascorsi almeno tre mesi dalla costituzione;
– negli atti e documenti viene inserita la dizione “Unito o Unita civilmente”;
– se uno straniero vuole costituirsi in Unione civile occorre acquisire dal Paese di Origine straniero la dichiarazione che “Nulla osta alla costituzione della Unione civile” ,
– i Comuni in attesa della emanazione dei decreti delegati attuativi hanno costituito un REGISTRO provvisorio delle Unioni civili.