Calcio Como: salvezza o fallimento. La sentenza arriverà in tempi brevissimi, forse già domani. Sabato al più tardi. Il giudice Marco Mancini ha intenzione di correre, decidendo in composizione collegiale per poi comunicare le motivazioni della sentenza alle parti. Difficile tardare oltre sabato, anche perché a causa del blocco estivo significherebbe far slittare tutto a settembre, con stagione di Lega Pro da preparare. L’udienza per l’istanza di fallimento è iniziata stamattina alle 10.15. In aula i legali del club azzurro con il presidente Pietro Porro e la procura con il pm Pasquale Addesso.
Il quadro – riconosciuto anche dal Calcio Como – sarebbe di quasi due milioni di euro di debiti così ripartiti: 548 mila euro dovuti all’Agenzia delle Entrate, 230 mila a Equitalia, 220 mila e altri 59 mila all’Inail, il resto (circa 900 mila euro) ai privati. Tutti debiti però già rateizzati con l’accordo dei creditori. A tal proposito il giudice Mancini ha chiesto una serie di bollettini relativi alle ultime rate pagate a prova del rispetto delle scadenze.
<Il piano di rientro che abbiamo presentato è a breve termine – ha sottolineato l’avvocato Matteo Trioni – E con questo piano non si può proprio parlare di insolvenza>. <Il Como ha lavorato in maniera corretta – ha aggiunto l’avvocato Cesare Di Cintio all’uscita dall’aula – Siamo sereni. Si è discusso con molta serenità, attendiamo la decisione>. Decisione che, come detto, dovrebbe arrivare nel giro di 48 ore.