<Il territorio di Como non dev’essere smembrato>. E’ il coro, unanime, che arriva dal Tavolo per la Competitività. L’organismo che riunisce rappresentanti politici, economici e sociali della provincia di Como si è espresso contro il piano originario di Regione Lombardia che prevede, così come già fatto per le Ats, ossia le ex Asl, un accorpamento di Como con Varese, ad eccezione dell’Altolago, che andrebbe con Sondrio e la Valcamonica.
Uno smembramento della provincia di Como che al Tavolo per la Competitività non piace: nella riunione di oggi è stata ribadita una posizione di netta contrarietà. L’integrità della provincia di Como non va toccata. L’organismo ha sempre spinto sull’ipotesi di accorpamento tra Como e Lecco. Duro, sul tema, il consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri. <La fase di ascolto fatta a Como non è servita a nulla – dice – Maroni è partito con l’ipotesi di accorpare Como e Varese attraverso l’idea dei cantoni e alla fine l’ha confermata nonostante il parere contrario espresso a gran voce dai rappresentanti territoriali>.
All’ordine del giorno, oggi, anche il secondo lotto della tangenziale di Como. E’ stata approfondita l’ipotesi di modifica del progetto, per ridurre da due a una canna le gallerie e rendere così l’opera finanziabile anche grazie agli investimenti dei privati.
<Ad oggi – spiega Alessandro Fermi, sottosegretario regionale – rivedere il progetto passando da due a una canna è l’unica soluzione per pensare di trovare i finanziamenti in tempi ragionevoli. Sperare di trovare risorse interamente pubbliche per finanziare il progetto originario è utopia>.