Momenti di apprensione nella notte davanti alla stazione San Giovanni, quando almeno tre persone armate di spranghe sono arrivate nel piazzale e con fare minaccioso si sono mosse tra i gruppi di migranti che da giorni hanno trovato rifugio negli spazi e nei giardini dello scalo comasco.
Nessuno è stato colpito, né ferito, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni si sarebbero limitati a farsi vedere a scopo intimidatorio. L’episodio è stato segnalato alla Questura.
A denunciare quanto accaduto i volontari della Rete “Como senza frontiere”. “Alcuni di noi si sono visti intimidire da individui che brandivano oggetti contundenti che potrebbero essere state spranghe o bastoni” scrivono in un comunicato stampa. Il tutto dopo ripetuti passaggi di auto con a bordo persone che avrebbero lanciato provocazioni di stampo razzista. “Quanto accaduto è molto grave perché tali soggetti – si legge ancora nella nota – hanno manifestato un’evidente ostilità nei confronti di chi in concreto cerca di aiutare essere umani in difficoltà”.
Intanto l’emergenza non arretra anche oggi tra l’ingresso della stazione e il parco sottostante si contava una quarantina di persone, in prevalenza uomini, ma erano presenti anche minori e donne, una decina in tutto.
In questa estate comasca quella appena trascorsa è stata senza dubbio una delle settimane più difficili da gestire sul fronte dell’accoglienza. Molti migranti in arrivo da Milano tentano di raggiungere il Nord Europa attraversando la Svizzera, nella maggior parte dei casi però vengono respinti in Italia. E proprio questi respingimenti riportano gli stranieri a trovare rifugio a San Giovanni.
A garantire l’ordine pubblico e la sicurezza la presenza delle forze dell’ordine e dei volontari.
La macchina della solidarietà è entrata nel vivo con una raccolta di generi di prima necessità (tra cui coperte, indumenti e cibo non deperibile) nella sede della Croce Rossa di via Italia Libera.
Sul fronte sanitario dopo i due casi di sospetta scabbia, per i quali l’allarme è subito rientrato dopo le visite, restano due persone ricoverate in isolamento per la tubercolosi.
aiutare i profughi è un dovere, ma enfatizzare i fatti per fare notizia è puerile. la vera vergogna è che ci sono persone che fano guadagni su questa povera gente e che la macchina dell’assistenza fatica a reggere questo flusso enorme. 3 persone con fare minaccioso è un fatto grave? un rifugiato muore preso a pugni? pochi giorno dopo un anziano italiano è morto preso a pugni da un professionista 47, notizia passata senza alcuna polemica !!!!! meditate