Resta osservata speciale la stazione di Como San Giovanni. La situazione, al momento, sembra sotto controllo, ma se le presenze dovessero aumentare non si escludono altri trasferimenti di profughi verso i centri d’accoglienza ufficiali, come quello organizzato ieri da Como a Taranto per una cinquantina di extracomunitari respinti dalla Svizzera.
E’ quanto emerso dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è svolto oggi in Prefettura, durante il quale si è discusso anche del caso di Como San Giovanni, dove da giorni hanno trovato rifugio i migranti che cercano di raggiungere il Nord Europa ma che vengono respinti al confine dalla Svizzera. Domenica la giornata clou con un centinaio di persone, mentre da qualche giorno il numero è calato. Una ventina i giovani presenti oggi in stazione, tra i binari, l’atrio e il vicino parco. Una situazione particolare, spiegano dalla Prefettura, perché non si tratta di richiedenti asilo che vengono assegnati a livello provinciale. Al tempo stesso, però, dal Palazzo del Governo precisano come il fenomeno sia attentamente monitorato dalle forze dell’ordine, presenti da giorni a Como San Giovanni per evitare assembramenti e possibili criticità.
Oggi, dunque, è stato fatto il punto con le istituzioni e le forze dell’ordine, compresi i rappresentanti di polizia di frontiera e polizia ferroviaria. Resta da capire come evolverà la situazione nei prossimi giorni mentre cresce la solidarietà fra i comaschi. Questa mattina, in piazza Vittoria, manifestazione promossa dalla rete “Como senza frontiere” che ieri ha organizzato una raccolta e distribuzione di cibo, vestiti e altri generi di prima necessità.
Intanto il caso è finito anche sulla stampa inglese, con toni che hanno portato l’Associazione Albergatori di Confcommercio Como a smentire l’emergenza descritta. “Non si può speculare sulle persone in gravi difficoltà, diffondendo notizie false – recita la nota – Tutto falso, nessun campo profughi, nessun accampamento, non si vedono profughi che invadono le strade”.