“La situazione è preoccupante e rischia di degenerare”. Poche parole, ma chiare pronunciate da chi l’argomento lo conosce bene. Non usa mezzi termini il direttore della Caritas diocesana, Roberto Bernasconi, per commentare quanto sta accadendo in questi giorni alla stazione di Como San Giovanni, punto di ritrovo di decine di migranti intenzionati a superare il confine per raggiungere il Nord Europa, ma respinti dalla vicina Svizzera. Oggi situazione più tranquilla nello scalo comasco, soprattutto rispetto a domenica, con una ventina di profughi accampati in stazione, in attesa di riprovare a superare in qualche modo il blocco Svizzero. Mentre si attende l’incontro di giovedì con il Prefetto per fare il punto sulla gestione dell’emergenza, chi in queste ore si sta occupando dell’accoglienza chiede un maggior coordinamento tra la politica, le forze dell’ordine, il mondo del volontariato e le stesse autorità svizzere.